Trump attacca tutti: “Assad animale, Putin va col diavolo”. Ed è pronto a guerra in Corea

Trump attacca tutti: "Assad animale, Putin va col diavolo". Ed è pronto a guerra in Corea
Trump attacca tutti: “Assad animale, Putin va col diavolo”. Ed è pronto a guerra in Corea

WASHINGTON – Trump attacca tutti: “Assad è un animale, Putin va col diavolo”. E il presidente Usa sarebbe anche pronto ad una guerra in Corea del Nord inviando armate americane. Rapporti ormai al limite tra Trump e Putin e anche tra Trump e Kim Jong-un. Dopo aver bombardato la Siria, scatenando la reazione della Russia, Trump pensa anche ad un attacco in Corea del Nord. Se la Corea del Nord “condurrà il suo sesto test nucleare, la possibilità di un’azione militare degli Usa sarà più alta che mai. Non solo Washington trabocca di fiducia e arroganza dopo l’attacco missilistico alla Siria, ma Trump vuole anche essere visto come uomo che onora le promesse”. E’ il monito rivolto a Pyongyang di un editoriale, dal titolo “Sta la crisi nucleare della Corea del Nord raggiungendo il suo atto finale?”, apparso sul Global Times, testata nata da una costola del Quotidiano del Popolo, organo del Partito comunista cinese.

Ma non solo. “Un animale”: così Trump ha definito il presidente siriano Bashar Assad in un’intervista a Fox Business Network. Sempre rispetto alla situazione in Siria, ha aggiunto Trump, Vladimir Putin sta dando il suo sostegno ad “una persona diabolica”, “molto negativa per il genere umano”.

La replica di Putin arriva attraverso un’intervista rilasciata nella notte al canale Mir. I rapporti fra Russia e Usa sono “peggiorati” da quando è stato eletto Donald Trump, spiega Putin. “Possiamo dire che il livello di fiducia, soprattutto sul piano militare, non è migliorato e anzi con ogni probabilità è peggiorato”, ha detto Putin rispondendo a una domanda.

Telefonata Trumo-Xi Jinping. Il presidente cinese, Xi Jinping, ha intanto avuto un colloquio telefonico con il presidente Usa, Donald Trump, proprio sulle questioni di penisola di Siria e Corea del Nord. Nel corso della telefonata ha detto che la de-nuclearizzazione della penisola dovrebbe essere raggiunta con “mezzi pacifici” e che ogni uso di armi chimiche è “inaccettabile” per la questione della Siria.

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