Ucraina, nuove sanzioni alla Russia. Putin: “Penalizzeremo aziende Usa-Ue”

Ucraina, nuove sanzioni alla Russia. Putin: "Penalizzeremo aziende Usa-Ue"
Vladimir Putin (Foto Lapresse)

ROMA – Esplode la rabbia a Mosca dopo il varo delle nuove sanzioni da parte di Stati Uniti e Unione europea in merito alla crisi ucraina. “Se le misure antirusse dovessero continuare – ha detto Vladimir Putin, furente – saremo costretti a rivedere attentamente la presenza delle aziende americane ed europee nei settori strategici della nostra economia e in particolare dell’energia”.

Le parole del presidente russe giungono dopo quelle già sdegnate del ministero degli Esteri che ha definito le nuove sanzioni una “vergogna”, con il viceministro, Grigory Karasin, che ha fatto notare che si tratta di misure “in stile cortina di ferro” e “assolutamente controproducenti che stanno spingendo la crisi in un vicolo cieco”.

Fra i 15 nomi aggiunti dall’Unione Europea alla lista di persone colpite dalle sanzioni ci sono il vice premier russo Dmitry Kozak ed il responsabile del Gru, l’intelligence militare di Mosca, Igor Sergun. Secondo la lista pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue all’indomani della riunione a Bruxelles dei 28 ministri degli Esteri, a essere colpiti dal bando dei visti e dal congelamento dei beni ci sono anche il capo di Stato maggiore russo, generale Valery Gerasimov, due vice presidenti della Duma, la camera bassa del Parlamento, Loudmila Ivanovna Chvetsova e Sergei Ivanovich Neverov, il rappresentante russo in Crimea, Oleg Yevgenyvich Belaventsev, ed i leader dei separatisti in Crimea e nelle città di Lugansk e Donetsk, nell’Ucraina orientale.

Putin, si è mantenuto velatamente disteso: “Davvero non vorremmo ricorrere a misure di risposta – ha insistito di fronte ai giornalisti – spero che non sarà necessario”. Poi ha ribadito:

La Russia non ha suoi militari né istruttori infiltrati nell’est russofono dell’Ucraina, dove la protesta filo-Mosca è sfociata in queste settimane nell’occupazione di numerosi edifici pubblici”.

E anzi,

“Le reazioni americane contro la Russia in relazione alla crisi ucraina dimostrano che gli Usa hanno manovrato fin dall’inizio il processo sfociato nel cambio di potere a Kiev, anche se in un primo momento Washington mostrava di tenere “un basso profilo”.

Putin ha infine aggiunto che l’Unione Europea

“non deve guardare alla Russia se cerca qualcuno a cui addossare la responsabilità per il degenerare della situazione in Ucraina”.

La Nato, intanto, non ha registrato alcun segnale che indichi il ritiro delle truppe russe dal confine con l’Ucraina, come preannunciato lunedì da Mosca. Mentre Mosca si dice preoccupata per l’aumentata presenza e attività delle truppe Nato e americane.

Sul campo la tensione resta alta. Dopo gli osservatori dell’Osce, sono stati presi nuovi ostaggi nell’est ucraino: sette giovani attivisti filo Kiev sono stati catturati dai miliziani filorussi a Donetsk, si tratterebbe di esponenti dell’organizzazione di estrema destra Pravi Sektor. Mentre a Lugansk i secessionisti filorussi hanno preso il controllo dell’amministrazione regionale. Occupata anche la sede dei servizi segreti.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie