Usa, Obama silura il numero uno dell’agenzia delle entrate

Barack Obama ed Eric Holder (LaPresse)
Barack Obama ed Eric Holder (LaPresse)

NEW YORK  – Cade la prima testa per lo scandalo del fisco in America. E’ il numero uno ad interim dell’Internal Revenue Service (IRS), Steve Miller. Ad annunciarne le dimissioni lo stesso presidente Barack Obama in una dichiarazione in diretta Tv fatta dopo un faccia a faccia col segretario al Tesoro, Jack Lew. ”Quello che è accaduto è senza scuse. Gli americani sono arrabbiati ed io stesso sono molto arrabbiato”, ha tuonato Obama, definendo ”ingiustificabile” il fatto che funzionari dell’agenzia delle entrate americana abbiano preso di mira durante la campagna elettorale del 2012 alcuni gruppi conservatori legati al movimenti anti-tasse dei Tea Party.

Questo con controlli e verifiche fiscali eccessivi, ai limiti dell’accanimento. ”Non tollererei – ha affermato il presidente americano – comportamenti del genere in nessuna delle agenzie dello Stato, e le tollero meno che mai all’interno dell’IRS. Un’agenzia che deve operare con una integrità assoluta”. ”Per questo farò tutto quello che è in mio potere – ha quindi aggiunto l’inquilino della Casa Bianca – per accertarmi che niente del genere accada di nuovo. E i responsabili di questa situazione dovranno render conto di cio’ che hanno fatto. Oggi il segretario Lew ha preso una prima misura”.

Lew ha infatti accettato le dimissioni di Miller. Quest’ultimo era stato nominato alla guida dell’IRS nel novembre scorso dopo che il suo predecessore, Douglas Shulman, aveva completato il suo mandato di cinque anni affidatogli da George W.Bush. Intanto, nel corso di un’audizione al Congresso, il ministro della giustizia, Eric Holder, ha confermato l’avvio di una inchiesta penale per verificare i fatti.

E per individuare eventuali violazioni della legge sul fronte dei diritti civili o possibili false dichiarazioni da parte di funzionari dell’agenzia delle entrate. Si valuterà anche un’eventuale violazione dell’Hatch Act, quello che proibisce ai dipendenti federali di impegnarsi in alcune attività politiche di parte. Due membri dell’ufficio di Cincinnati dell’IRS, in Ohio sarebbero gia’ stati sanzionati con misure disciplinari proprio per aver compiuto ripetuti controlli fiscali su gruppi conservatori.

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