Usa, riforma sanitaria: battaglia al Senato sul provvedimento di aggiustamento

Pubblicato il 22 Marzo 2010 - 19:01 OLTRE 6 MESI FA

Il voto di ieri 21 marzo della Camera ha trasformato di fatto in legge la riforma sanitaria: manca solo la firma del presidente Barack Obama.

Ma la battaglia tra democratici e repubblicani non è finita. La Camera ha approvato infatti anche un provvedimento di aggiustamento volto a modificare successivamente alcune delle misure della riforma diventata ormai legge e che dovrà adesso essere approvato anche dal Senato. Il provvedimento, che ha un totale di 153 pagine, potrà essere approvato a maggioranza semplice del Senato sulla base di un iter (la “riconciliazione”) usato per ridurre il deficit. Ma vi sono un paio di ostacoli.

Poiché l’iter scelto dai democratici riguarda solo il bilancio federale spetterà ad un funzionario del Senato con potere arbitrale, Alan Frumin, decidere se vi sono nel documento misure estranee a questioni economiche. In tal caso queste misure sarebbero eliminate dal documento e il testo dovrebbe tornare alla Camera per un altro voto.

Il secondo ostacolo è dato dal fatto che i repubblicani possono presentare un numero illimitato di emendamenti. È previsto che il voto su tali emendamenti avrà luogo al Senato tra giovedì 25 e sabato 27. Ci vorrà quindi almeno una settimana prima che l’iter del provvedimento di aggiustamento – che modifica a beneficio dei deputati democratici ostili alcuni degli aspetti meno graditi del testo del Senato che hanno votato il 21 marzo – sia a sua volta completato.