Lite continua: guerrre, bombe, Conclave, come finirà? - Blitzquotidiano.it
(foto Ansa)
Meno cinque giorni all’inizio del conclave previsto dal 7 maggio e quote in movimento all’estero, con i bookmaker internazionali impegnati nell’aggiornamento “live” sul successore di Papa Francesco. Ad avanzare nelle ultime ore, riporta Agipronews, sono tre dei principali candidati: il ghanese Peter Turkson, potenzialmente il primo “Papa nero” della storia, è sceso da 7 a 5 su William Hill, seguito da Matteo Zuppi, passato da 9 a 6,50, e da Pierbattista Pizzaballa, ora fissato a 7,50 rispetto all’11 di inizio settimana.
Nelle ultime ore però sta prendendo piede il nome di Jean-Marc Aveline, “protetto” di Bergoglio e come lui un outsider: il francese nuovo Pontefice si gioca a 33. Il preferito dei betting analyst britannici resta ancora Pietro Parolin: il segretario di Stato Vaticano è ancora in pole a 3,50 volte la posta.
Conclave, Parolin resta favorito. E il Vaticano smentisce le voci su un suo presunto malore
Pietro Parolin e il presunto malore
Contro Parolin starebbe però crescendo una frangia di contrari alla sua elezione, con il sito conservatore americano catholicvote.org che si è spinto oltre parlando di un malore legato ad un episodio di pressione alta che Parolin avrebbe avuto nella giornata di mercoledì. Una notizia nata probabilmente con l’intento di screditare il segretario di Stato e che il Vaticano ha bollato come totalmente falsa. Durante un briefing con la stampa, alla domanda se siano intervenuti medici o infermieri il direttore della sala stampa della Santa Sede Matteo Bruni ha infatti risposto: “No, non è vero”.
Gli attacchi da parte dei “bergogliani”
Parolin è originario di Schiavon in provincia di Vicenza ed è stato per 12 anni al fianco di Papa Francesco. Non è un conservatore e nemmeno un tradizionalista. È cresciuto in una terra storicamente democristiana ed è sempre stato ammirato anche da parte della sinistra. Sul suo nome al momento regna molta confusione. Essendo considerato un bergogliano viene attaccato da parte del fronte conservatore. Contro di lui si sarebbero esposti però anche alcuni esponenti vicini proprio a Papa Francesco. Una di queste voci critiche è arrivata dall’Argentina e precisamente dal quotidiano La Nacion. La corrispondente Elisabetta Piqué che può vantare di aver avuto un legame stretto con il connazionale Bergoglio, a proposito del cardinale veneto ha scritto che “i cardinali italiani che sono diplomatici o appartenenti alla curia vogliono assolutamente far diventare papa Parolin per mantenere i loro posti e perché sperano che lui possa riportare tutto sotto il controllo della Segreteria di stat0”.