
Cosa prevede la legge di bilancio di Trump che ha portato alle dimissioni di Musk: dall'aumento del deficit ai tagli all'assicurazione sanitaria (foto Ansa) - Blitz Quotidiano
Elon Musk ha lasciato l’incarico al Doge, il Dipartimento per l’Efficienza del governo. L’imprenditore sudafricano ha spiegato su X le ragioni del suo gesto: “È molto peggio di quello che pensassi. Migliorare le cose è una battaglia tutta in salita”. Musk, che ora tornerà ad occuparsi solo delle sue aziende che in questi mesi hanno registrato perdite preoccupanti, ha concentrato le sue critiche sul “big, beautiful bill” di Trump, il disegno di legge sul bilancio che contiene tutte le promesse elettorali del presidente e che il tycoon vuole diventi legge il prima possibile. Un provvedimento che, secondo le stime, farà lievitare il deficit statunitense di 3.800 miliardi di dollari in dieci anni, alla faccia dell’ambizioso obiettivo del Doge di eliminare gli sprechi nella spesa pubblica per mille miliardi.
Vediamo quindi nello specifico cosa prevede questa tanto discussa legge di bilancio voluta da Trump.
La legge è destinata ad alimentare le tensioni all’interno del partito Repubblicano che l’ha approvato alla Camera con un solo voto di scarto. In Senato la strada appare ancora più difficile, con i falchi conservatori che temono che il provvedimento sia una “bomba a orologeria” per i conti pubblici americani che inoltre mette a rischio le elezioni di metà mandato dato che prevede alcuni tagli importanti ai programmi di assistenza cari agli americani.

La parata dell’esercito e i tagli alla spesa sociale
Su tutto prevale comunque anche un aspetto prettamente elettorale. Gli sforzi del Dipartimento di Musk si scontrano infatti non solo con la legge di bilancio ma anche con le spese pazze previste da Trump e del Pentagono per la parata del 14 giugno prevista per celebrare i 250 anni dell’esercito. L’evento, che cade il giorno del 79mo compleanno del presidente, costerà fra i 25 e i 45 milioni di dollari. Sarà un vero e proprio show a cui parteciperanno 6.700 soldati molti dei quali in uniformi d’epoca, 28 carri armati Abrams, 50 elicotteri e 34 cavalli. Ci saranno anche bombardieri B-25 dell’era della Seconda Guerra Mondiale e i cantanti country Noah Nicks e Scotty Hasting.
Tornando alla legge di bilancio, se da un lato è previsto un aumento di spesa mostruoso in dieci anni, la legge prevede anche dei fortissimi tagli all’assicurazione sanitaria Medicaid lanciata da Obama. Sono previsti anche tagli ai contributi alimentari in nome della riorganizzazione della rete di sicurezza sociale del Paese, del taglio agli sprechi, alle frodi e agli abusi per un risparmio previsto di 280 miliardi di dollari in sei anni.
I repubblicani avevano tentato anche in passato di modificare la Medicaid vincolandola all’avere un impegno lavorativo. Questa decisione era sempre fallita negli anni sia a livello federale che di singoli Stati anche grazie agli interventi dei tribunali federali. Ora torna d’attualità dato che è stata approvata alla Camera e sta per essere valutata dal Senato.
I repubblicani e il presidente Trump hanno affermato che nessuno perderà l’assicurazione sanitaria a causa di questa legge. Ma gli esperti sostengono che milioni di persone potrebbero restare senza assicurazione. Newsweek che pubblica sul settimanale la legge spiega infatti che “i requisiti sono impossibili da gestire per la maggior parte degli utenti”.
La legge prevede almeno 80 ore di impegno comunitario verificato al mese. Può essere lavoro, ma anche volontariato o studio. La norma è prevista per quei beneficiari abili al lavoro e che hanno un’età compresa tra 19 e 65 anni. Sempre secondo Newsweek, non è facile però comprendere cosa i nuovi requisiti significhino, né come dichiarare il proprio lavoro. E una stima preliminare dell’ente indipendente Congressional Budget Office, rileva che le proposte ridurranno il numero di persone con assistenza sanitaria di 8,6 milioni in dieci anni. Circa il 92 per cento delle persone iscritte a Medicaid lavora già, presta qualche forma di assistenza, frequenta la scuola o è disabile. Fuori restano circa l’8 per cento dei 71 milioni di adulti iscritti.
Eduardo Conrado è il presidente di Ascension, un sistema sanitario che gestisce ospedali in dieci Stati americani. All’Associated Press ha spiegato che la legge ha diversi aspetti burocratici che potrebbero portare anch’essi all’espulsione di molte persone: “L’aumento dei controlli di idoneità e delle lungaggini burocratiche relative ai requisiti lavorativi potrebbe portare all’espulsione ingiusta di alcune persone”. Si tratta di una strategia già usata in passato che viene chiamata “bury them in paperwork“, ossia “seppellirli nelle scartoffie”. Queste lungaggini interesseranno proprio quelle aree più lontane dai grandi centri abitati che magari avranno difficoltà nei collegamenti internet. Proprio coloro che hanno votato in massa per Donald Trump: si spiega così la preoccupazione interna al partito Repubblicano.
Newsweek haspiegato che “chi non dispone di mezzi di trasporto adeguati per raggiungere le agenzie di segnalazione avrà difficoltà a dichiarare il proprio lavoro”, se la dichiarazione deve essere effettuata di persona. Stesso problema per chi svolge “lavori temporanei, stagionali, a contratto o altri lavori con orari meno prevedibili e regolari potrebbero avere difficoltà a dichiarare il proprio lavoro in modo accurato o a rispettare le ore richieste”.
Stessa cosa sarà poi per quei beneficiari che dovranno dimostrare di essere esenti dai tagli. Potrebbero avere difficoltà a certificare il proprio status proprio a causa delle lungaggini burocratiche previste nella legge.