
In un’intervista al Corriere della Sera, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein esprime forte preoccupazione per le recenti dichiarazioni di Donald Trump, che ha ipotizzato l’introduzione di dazi del 50% verso l’Europa. Secondo Schlein, le parole dell’ex presidente americano hanno causato un ulteriore calo della Borsa italiana, aggiungendo incertezza a una situazione economica già fragile. “Mi chiedo di che cosa abbia parlato Meloni al telefono con Trump perché questo ulteriore annuncio ha fatto fare un altro tonfo alla nostra Borsa. Questa incertezza va avanti da mesi danneggiando le nostre imprese”, afferma la segretaria del PD, sottolineando come “il 58% delle aziende italiane ha rallentato i propri investimenti e lei non ha mai detto all’amico Trump: ‘Fermati, stai giocando con il fuoco’”.
La Schlein critica duramente anche il presunto ruolo di ponte tra Stati Uniti ed Europa che Giorgia Meloni sembra voler rivestire. “Rivendica i colloqui con il presidente Usa, l’incontro con Vance e von der Leyen, ma mi sembra che il ponte che lei pensa di essere tra gli Usa e l’Europa abbia la stessa solidità di quello sullo Stretto di Salvini, cioè zero”. Propone che l’Unione Europea risponda in modo compatto, colpendo le big tech americane per evitare una guerra commerciale disastrosa.
Gaza, Palestina e un’Italia più coraggiosa
Nel corso dell’intervista, affronta anche il conflitto in Medio Oriente, criticando la posizione del governo italiano e la sua mancanza di fermezza. “Da questo governo non è mai arrivata una condanna netta delle azioni criminali del governo di estrema destra di Netanyahu – evidenzia –. Non è il tempo del silenzio e della timidezza: oggi non c’è solo bisogno di una condanna netta ma anche di atti concreti”.
Secondo la segretaria del Pd, il voto contrario dell’Italia alla revisione dell’accordo di cooperazione tra Unione Europea e Israele è stato un errore politico e morale. Ritiene inoltre che il nostro Paese dovrebbe seguire l’esempio di Spagna e Irlanda, che hanno riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina. “Lo hanno fatto la Spagna e l’Irlanda, sta per farlo la Francia, ora serve un atto forte da parte del nostro Paese”.
Schlein conclude l’intervista esprimendo l’auspicio di una svolta politica imminente. “Io spero di sì e noi saremo pronti”, afferma, riferendosi alla possibilità di elezioni anticipate in Italia.