Forza Italia: "Se la Lega non vota il dl Ucraina, problema politico serio" (foto Ansa-Blitzquotidiano)
“Abbiamo sempre detto che secondo noi il provvedimento va approvato entro fine anno nell’ambito degli accordi internazionali ed europei”. Così Raffaele Nevi, portavoce nazionale di FI, con Affaritaliani commenta la richiesta della Lega di attendere gli sviluppi del piano Usa per l’Ucraina prima di approvare il nuovo decreto che rifinanzia l’invio di armi per il 2026 a Kiev.
Le parole di Raffaele Nevi, portavoce nazionale
Alla domanda se si aprisse un problema politico nel governo e nella maggioranza qualora i ministri della Lega si astenessero in Cdm e poi anche i leghisti in Parlamento, Nevi risponde: “Sarebbe certamente un serio problema politico, non ci sono dubbi”. Una volta, ai tempi della prima Repubblica, sarebbe stato motivo piùche sufficiente per aprire una crisi di governo.

L’intenzione di portare la differenza di vedute alle estreme conseguenze, per ammissione degli stessi luogotenenti di Matteo Salvini, al momento non c’è. Un martellamento quotidiano che sta innervosendo, sottotraccia, il resto della maggioranza. Ma certo la Lega non arretra e continua a puntare i piedi sul rinnovo del decreto legge che fa da cornice, da 4 anni, alle forniture militari all’Ucraina.
Non subito, non finché è in corso quel tentativo di arrivare alla pace in Ucraina portato avanti dagli Stati Uniti, i soli che devono trattare per Giuseppe Conte. Ex alleato leghista nel governo gialloverde, ricorda Carlo Calenda. Alleato attuale invece dei democratici cui la segretaria Schlein può permettersi di non replicare solo perché all’opposizione, ma il problema, speculare, c’è eccome anche di là.
