
L'EDICOLA, Corriere: "Orrore antisemita negli Usa". Il Giornale: "Allarme ceto medio". Libero: "Garlasco è un caso politico" (foto dal web) - Blitz quotidiano
Le principali testate giornalistiche italiane oggi aprono con la notizia dell’uccisione di due funzionari dell’ambasciata israeliana a Washington, avvenuta per mano di un uomo armato. Secondo le prime ricostruzioni, il movente dell’attacco sarebbe un gesto di vendetta per le recenti operazioni militari condotte da Israele nella Striscia di Gaza. L’episodio ha immediatamente sollevato forti preoccupazioni a livello internazionale, sia per la sicurezza del personale diplomatico sia per il crescente clima di tensione geopolitica.
Il Giornale si concentra sul nuovo rapporto del Censis, che analizza le difficoltà e le trasformazioni del ceto medio italiano. Il Fatto Quotidiano invece critica nuovamente le attuali leggi sulle intercettazioni, mentre Libero rilancia gli sviluppi dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007. Infine, i quotidiani sportivi sono focalizzati sugli scontri decisivi di Serie A tra Napoli e Inter: il verdetto sullo scudetto è ormai imminente.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Orrore antisemita negli Usa”. (Il Corriere della Sera)
“Ormai è un format. Trump invita alla Casa Bianca un leader straniero che gli sta sulle scatole e lo bullizza davanti a tutti – scrive Massimo Gramellini sul Corriere della Sera -. Dopo Zelensky e il canadese Carney, è toccato a Ramaphosa, il presidente sudafricano, che nella speranza di ammansirlo si era fatto accompagnare da due golfisti bianchi, conoscendo la passione di Trump per il golf e per i bianchi. Tutto inutile […]”.
“Usa, attacco antisemita”. (La Repubblica)
“Diplomatici israeliani uccisi. Netanyahu accusa l’Europa”. (La Stampa)
“Uccisi 2 diplomatici israeliani. Il killer: “L’ho fatto per Gaza”.” (Il Messaggero)
“Allarme ceto medio”. (Il Giornale)
“Potremmo partire da un quadro di Renoir: Il Bal au moulin de la Galette – scrive Matteo Sacchi -. Queste pennellate impressioniste ritraggono una cosa, per l’epoca, straordinaria: piccoli borghesi che si divertono. Ritrae la vita delle persone normali, coloro che si sostengono col proprio lavoro, che danno vita ad un nuovo tipo di esistenza: quella del ceto borghese allargato, un ceto che diventata felice maggioranza della società. Da allora il ceto medio è stato l’ossatura dell’Occidente. Potremmo, dicevamo, ma il quadro di oggi che ritrae il ceto medio è molto meno felice, molto meno speranzoso. Nel caso dell’Italia viene dai numeri e non dalla geniale intuizione di un artista”.
“La caccia ai latitanti: 45 giorni e poi basta”. (Il Fatto Quotidiano)
“In due giorni il presidente Mattarella ha dato un’ottima prova di esercizio dei suoi poteri – scrive nell’editoriale Marco Travaglio – ma anche una pessima prova di invasione di campo in quelli del Parlamento. La prima è la rimozione della furbata con cui Salvini, nel dl Infrastrutture, attenuava i controlli antimafia al Ponte sullo Stretto: decisione impeccabile, visto che spetta al capo dello Stato emanare i decreti legge e vigilare sui requisiti di necessità […]”.
“La consulta uccide il papà (e anche la democrazia)”. (La Verità)
“Garlasco è un caso politico”. (Libero Quotidiano)
“Il caso Garlasco non è solo un tragico fatto di cronaca, un’opaca vicenda processuale, è anche e soprattutto un caso politico – scrive Mario Sechi -. C’è chi in queste ore accusa i giornalisti di fare troppo rumore sulla vicenda, ma in realtà il frastuono proviene dall’assordante silenzio delle istituzioni, del Parlamento, su una storia sconvolgente non solo sul piano emotivo, perché se quello che succede a Garlasco viene proiettato nella vita di tutti i giorni vuol dire che il nostro sistema giudiziario è nei guai seri e l’idea stessa di giustizia vacilla. Quale fiducia potrà mai avere l’uomo della strada di fronte a un processo che viene smontato pezzo dopo pezzo da un’altra indagine condotta da un magistrato, Fabio Napoleone, di indubbia esperienza”.