L'EDICOLA, La Repubblica: "Europa in pressing su Trump". Il Corriere: "I leader Ue trattano con Trump". Libero: "Solo la sinistra italiana è rimasta sui barconi" - Blitz Quotidiano
La notizia principale di oggi in apertura sui quotidiani è quella relativa alla guerra in Ucraina, con la consegna agli Stati Uniti del nuovo piano concordato fra il presidente ucraino Zelensky e i principali leader europei, mentre Macron, Starmer e Merz chiedono un vertice in Europa. Spazio anche al riconoscimento della cucina italiana come patrimonio culturale dall’Unesco. “I leader Ue trattano con Trump”, titola il Corriere. “Europa in pressing su Trump”, è l’apertura di Repubblica. “Solo la sinistra italiana è rimasta sui barconi”, è invece la prima pagina di Libero.
La rassegna stampa di oggi:
“Europa in pressing su Trump” (La Repubblica).
“I leader Ue trattano con Trump” (Il Corriere della Sera).
“Crescere si può: due esempi”, di Francesco Giavazzi: “In un articolo del 1995 (Scegliere le politiche giuste) Dani Rodrik, professore ad Harvard, si chiedeva «come la Corea del Sud e Taiwan fossero diventate tanto ricche, e perché la Corea del Sud iniziò a crescere prima di Taiwan». Oggi Taiwan, leader mondiale nei semiconduttori, è senza dubbio più ricca: il reddito pro capite supera quello della Corea del Sud di circa un quarto. Ma questa è una storia recente. Il boom in Corea iniziò molto prima che a Taiwan: fra il 1960 e il 1990 il reddito pro capite coreano crebbe del 6% l’anno e il tasso di accumulazione del capitale superò il 30% l’anno. Taiwan si mosse quasi tre decenni dopo”.
“Tassa su tutti i pacchi fino a 150 euro” (Il Sole 24 Ore).
“Il bancomat degli islamisti” (Il Giornale).
“Primi al mondo” (Il Messaggero).
“Donald, la Cina e l’arma dei microchip”, di Guido Boffo: “La notizia, anticipata dal Financial Times e ripresa con una certa enfasi dai media asiatici, è questa: Donald Trump ha dato il via libera alla vendita alla Cina di chip progettati dal gigante americano Nvidia. Si tratta dei semiconduttori H200 utilizzati per i modelli di Intelligenza artificiale: non sono i più avanzati in assoluto, ma risultano comunque molto più performanti di quelli che sinora potevano essere immessi sul mercato del Dragone. Non mancano i paletti né la convenienza (il 25% dei ricavi andrà agli Stati Uniti), però la svolta ha un valore strategico: mira ad accentuare la dipendenza di Pechino dalla tecnologia americana, in maniera speculare a quella di Washington dalle terre rare estratte e raffinate in Cina”.
“Diritti al muro” (Il Manifesto).
“Il fantasma della Camera” (Il Fatto Quotidiano).
“L’infiltrato”, di Marco Travaglio: “E niente: dopo Otto e mezzo mi ero convinto che Trump non conta più niente e sta per ritirarsi dai negoziati, mentre le sorti della guerra sono tutte in mano alla nostra bella Ue, che per essere proprio perfetta deve sposare l’Agenda Draghi (ove mai la trovasse), quindi scegliere finalmente “fra la pace e il condizionatore…”.
“Allontaniamo l’Italia dall’Ue. La strategia di Trump su Meloni” (Domani).
“Solo la sinistra italiana è rimasta sui barconi” (Libero).
“Dopo anni di deliri il Vecchio Continente si sta risvegliando”, di Mario Sechi: “Il tempo è galantuomo e uno alla volta i totem e i tabù degli utopisti stanno cadendo. La riunione dei ministri della giustizia del Consiglio d’Europa è arrivata alle conclusioni che ben tre anni fa Giorgia Meloni aveva esposto di fronte ai partner del Vecchio Continente e in una serie di incontri bilaterali con il Regno Unito, i Paesi del Mediterraneo, del Medio Oriente e dell’Africa: l’immigrazione va governata con il pugno di ferro e la mano tesa. Pugno di ferro contro l’illegalità, mano tesa con i rifugiati (quelli veri, che scappano dalla guerra), tutto nella cornice del rispetto dei diritti umani e del dovere di ogni Stato di difendere i propri confini”.
“Violenze gratuite” (Avvenire).
“Partita la macchina del fango per coprire le trame sul Colle” (La Verità).











