Hollande tradisce Renzi, Libero: “Nuovo governo filo-tedesco”

Hollande tradisce Renzi, Libero: "Nuovo governo filo-tedesco"
Hollande (LaPresse)

ROMA – Dimissioni e reincarico-lampo in Francia per il premier Valls. Obiettivo: far fuori Montebourg, ministro dell’Economia anti Berlino. Renzi ora è solo nel chiedere meno austerity.

Scrive Francesco De Dominicis su Libero:

Secondo fonti dell’Eliseo, è statolo stesso presidente Hollande a chiedere le dimissioni dell’intero governo Valls. Secondo fonti di palazzo Matignon, sede del governo, si sta pensando in queste ore a costituire un governo che non si riduca a mettere insieme «una frazione del Partito socialista e il Partito radicale di sinistra». Di là dalle beghe parigine, ciò che conta sono gli effetti per l’Italia.

La crisi di governo a Parigi può avere effetti negativi a Roma. Perché Hollande, alla fine della giostra,non può rinunciare all’asse con Berlino e, pur di tenere in saldo il patto di ferro con i tedeschi, è disposto a sacrificare Renzi. Il quale, in queste settimane, probabilmente si era illuso di poter contare su un alleato a Parigi in vista del complicato negoziato con l’Unione europea sui paletti alle finanze pubbliche.

Non è un caso che il rimpasto in salsa francese sia stato servito da Hollande alla Merkel a pochi giorni dal Consiglio Ue che riaprirà ufficialmente i giochi in Europa e non solo sulle nomine dei nuovi Commissari. Sullo sfondo della riunione dei capi di Stato restano infatti gli altrettanto impellenti temi economici che emergeranno invece con prepotenza a metà settembre a Milano, nel corso di Ecofin e Eurogruppo informali.

Sarà in quella sede che l’Italia – a questo punto, probabilmente , senza la sponda della Francia – tornerà a insistere con forza sulla sua agenda per il semestre Ue, sulla necessità di rispettare le regole, ma di abbandonare la strada della sola austerity in nome del rilancio di crescita e occupazione.

In ballo ci sarebbe infatti non solo una nuova spinta agli investimenti, ma anche la liberazione di risorse per 4-5 miliardi resa possibile da una maggiore flessibilità degli obblighi sul rientro del saldo strutturale di bilancio. Denaro che potrebbe servire all’ex sindaco di Firenze a coprire, a esempio, metà dei fondi necessari per estendere al 2015 il bonus da 80 euro.

Proprio la ricerca di denaro fresco rappresenta per il premier italiano la priorità assoluta. Venerdì il consiglio dei ministri si riunisce per dare il via libera ad alcune importanti riforme, tra cui il decreto «Sblocca Italia ». Tuttavia, il fascicolo più importante a palazzo Chigi è la legge di stabilità oltre che la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza. Ancora non è chiaro come saranno messi insieme i 17-20 miliardi necessari per il prossimo anno. Quattrini che serviranno a finanziare non solo il bonus Irpef, ma anche cassa integrazione e ammortizzatori sociali, contratto degli statali, detrazioni fiscali, sconti Irap e altre spese indifferibili dello Stato. L’elenco è lungo. Forse troppo per non intervenire con tagli ai servizi pubblici o nuove tasse (…)

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