Libero: “Marino snobba la madre di Davide Tobini per vedere Geronimo Stilton”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Marzo 2014 - 11:18 OLTRE 6 MESI FA
Libero: "Marino snobba la madre di Davide Tobini per vedere Geronimo Stilton"

Libero: “Marino snobba la madre di Davide Tobini per vedere Geronimo Stilton”

ROMA – Foto col topo detective, preparativi del viaggio a Parigi, visita agli anziani: impegni inderogabili per cui il sindaco Ignazio Marino non poteva ricevere la madre del soldato ucciso in Afghanistan nel 2011 Davide Tobini.

Racconta Marco Gorra su Libero:

(…) dopo lunga insistenza (e dopo campagna effettuata da questo quotidiano), Marino fissa un appuntamento per lunedì con la signora Anna Rita Lo Mastro, che da tempo chiede uno spazio nel cimitero di Santa Maria in Galeria dove poter seppellire il figlio, David Tobini, ucciso dai talebani nel 2011 e decorato con la Croce d’onore dal presidente Napolitano. La pratica essendo bloccata da tempo, la convocazione in Campidoglio sembra di buon auspicio. E invece no: non solo la signora deve sentirsi dire che l’iter burocratico non si sblocca, ma deve pure sentirselo dire dai componenti dello staff del sindaco, che non si presenta. I due si incroceranno un momento di sfuggita – ad appuntamento concluso – sulle scale del Campidoglio e nulla più. E si torna all’interrogativo di cui sopra.

Cosa avrà avuto di tanto importante da fare Marino? La risposta l’ha data il Corriere della Sera. Che ha scelto proprio la giornata di lunedì per sguinzagliare l’inviato alle calcagna del primo cittadino onde produrre reportage sul di lui inesausto attivismo. Si apprende pertanto che Marino arriva in Campidoglio di buon mattino per pianificare il viaggio a Parigi (questo perché «in Campidoglio dopo cinque anni di black out abbiamo ripreso i contatti con l’estero», come se Alemanno manco avesse fatto un’interurbana in tutto il mandato); che Marino si precipita nella scuola elementare della Magliana triste perché lo costringono ad andarci con l’auto di servizio invece che in bici ma felice perché vi trova il citato Stilton per la photo opportunity; che Marino lungo la via per la stazione Termini fa rallentare l’auto per controllare personalmente che i cassonetti siano stati svuotati in ossequio al nuovo corso dell’Ama (almeno Mussolini si accontentava del bidone di benzina);

Ancora: si viene pure a sapere che Marino ha ascoltato una toccante poesia vernacolare appositamente composta per lui da un clochard del centro di accoglienza Binario 95; che Marino l’altra sera è andato in un locale sequestrato alla criminalità organizzata dalle parti del Pantheon e ci si è trovato tanto bene; che a Marino sono arrivate un sacco di telefonate di auguri per il suo compleanno che cadeva proprio lunedì ma che lui ha preso solo quelle dell’anziana madre; che Marino visita il centro anziani di Primavalle e già che c’è visita pure un anziano che lamenta dolori allo stomaco; che Marino riceve in dono da una bambina romena un bel disegno con dedica. Il tutto inframmezzato da mirabolanti promesse, autocertificazioni di efficienza e roboanti proclami che culminano nel più grande classico del repertorio del bravo politicante: «Mi attaccano perché do fastidio» (…)