ROMA – Un barbone è stato trovato morto a Santa Severa. È il quarto in una settimana ma in questo caso si pensa all’omicidio, perché sul corpo sono stati ritrovati evidenti segni di violenza, ferite e fratture.
Scrive Emanuele Rossi sul Messaggero:
Aveva il cranio sfondato il clochard italiano di circa 30 anni trovato morto l’altra sera nei pressi dello stazione di Santa Severa. Il corpo senza vita dell’uomo è stato rinvenuto fra le sterpaglie in uno spiazzo dello scalo ferroviario nell’area nord, proprio di fronte ai binari. L’uomo non è stato ancora identificato.
A dare l’allarme sono stati due senza fissa dimora che vivono in una baracca poco distante. Il procuratore di Civitavecchia, Gianfranco Amendola, ha aperto un’inchiesta per omicidio. Più che una ipotesi, quasi una certezza per la Procura che ha inviato sul posto il pm, Alessandra Zavatto, lo stesso magistrato che pochi giorni fa era stato incaricato di seguire il caso dei due senzatetto deceduti, forse per coma etilico, sulla spiaggia in via Santa Marinella, a Ladispoli.
Di omicidio dunque si tratterebbe. Intanto perché sul viso, sulla testa e sul corpo della vittima sono state riscontrate evidenti ferite e fratture. E poi perché ci sarebbe stato un tentativo maldestro di occultare il cadavere, rinvenuto in un terreno, coperto da un pannello di metallo. Sul posto a caccia di prove, i carabinieri del nucleo investigativo di Ostia, aiutati dalla polizia ferroviaria di Civitavecchia e dai militari della compagnia sempre di Civitavecchia.
Gli investigatori mantengono il massimo riserbo sull’accaduto anche se avrebbero già in mano l’arma del delitto: una trave di ferro molto pesante. Sull’asse ci sono evidenti tracce di sangue e sarà compito della Scientifica stabilire se appartengano alla vittima o se anche l’aggressore si sia ferito. Così come è molto probabile che affiorino le impronte digitali del feroce assassino. Una o molto probabilmente più persone, considerato che forse un uomo da solo, quella trave non avrebbe potuto mai sollevarla per colpire con violenza il senzatetto. Al momento però gli investigatori non escludono la possibilità che il trentenne sia stato ucciso in un altro luogo e poi scaricato in mezzo alle erbacce che costeggiano la ferrovia. Potrà chiarirlo l’autopsia disposta sulla salma. Oscuro ancora il movente dell’omicidio.
Mentre le indagini proseguono a trecentosessanta gradi, resta da capire se possano rivelarsi utili ai carabinieri e alla polfer i filmati degli impianti di videosorveglianza che sono sistemati sui binari della stazione di Santa Severa e che vengono ora attentamente visionati. Non viene peraltro ancora escluso dagli investigatori qualche collegamento con i due uomini trovati senza vita sulla spiaggia di Ladispoli lo scorso venerdì alle 9 del mattino, uno slovacco di 36 ed un polacco di 37 anni. Anche se, in attesa degli esami autoptici, i riscontri iniziali delle forze dell’ordine ipotizzerebbero come causa di morte il coma etilico visto che abitualmente i due erano ubriachi di vino e perfino di alcol denaturato altamente tossico. Non sembra invece possa essere collegata al delitto di Santa Severa la morte improvvisa di un italiano di 58 anni, anche lui frequentatore della Caritas di via Fermi, deceduto la stessa notte per un malore in piazza della Vittoria nel centro di Ladispoli (…)