Coronavirus e gruppo sanguigno, forse c’è un legame. Chi si contagia di più

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Ottobre 2020 - 13:48 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus e gruppo sanguigno, forse c'è un legame. Chi si contagia di più

Coronavirus e gruppo sanguigno, forse c’è un legame. Chi si contagia di più (Foto Ansa)

Tra il coronavirus e il gruppo sanguigno potrebbe esserci un legame, almeno stando a quanto dicono due diverse ricerche pubblicate sulla rivista Blood Advances.

Chi ha il gruppo sanguigno di tipo 0 avrebbe meno possibilità di contrarre il coronavirus. Chi invece ha i gruppi sanguigni A e AB sarebbe più esposto al Covid. Questa la tesi di due studi pubblicati sulla rivista Blood Advances e condotti dagli esperti dell’Odense University Hospital, dell’Università della Danimarca meridionale e dell’Università della British Columbia.

Gli scienziati hanno indagato sul potenziale legame tra il gruppo sanguigno e l’insorgenza, i sintomi e la gravità delle infezioni da coronavirus.

Il team ha confrontato i dati del registro sanitario danese di oltre 473 mila individui risultati positivi, a fronte di un gruppo di controllo di oltre 2,2 milioni di persone.

“Tra i casi positivi, il numero di soggetti con gruppo sanguigno 0 era significativamente più esiguo – sostiene Torben Barington dell’Odense University Hospital e dell’Università della Danimarca meridionale -. In un’analisi del genere è fondamentale selezionare il gruppo di controllo adeguato. Perché la prevalenza del gruppo sanguigno può variare notevolmente a seconda delle etnie e dei paesi considerati”.

Il coronavirus sui pazienti A e AB

Il secondo studio si concentra invece sull’analisi dei sintomi, riscontrando una probabilità maggiore di insorgenza di sintomatologie acute nei pazienti con gruppo sanguigno A o AB. Il team di ricerca ha preso in considerazione i pazienti Covid-19 ricoverati in ospedale a Vancouver, in Canada. Qui ha scoperto che coloro che avevano il gruppo sanguigno A e AB tendevano ad avere più bisogno di ventilazione meccanica.

“Questi risultati – spiega Mypinder S. Sekhon dell’Università della British Columbia- suggeriscono che i pazienti con gruppi sanguigni A e AB potrebbero essere più soggetti a sintomatologie gravi. Ora è necessario continuare a indagare su questi fenomeni, che potrebbero contribuire a rivelarci strumenti e modalità di approccio per affrontare l’emergenza sanitaria”. (Fonte Agi).