ROMA – Un allarme per il pianeta Terra. Lo scorso venerdì, due piccoli asteroidi ci hanno sfiorato, e ancor più allarmante, forse, è il fatto che gli astronomi se ne siano accorti soltanto pochi giorni prima. Il più piccolo dei due è passato a 80mila km dalla Terra, il più grande a 450mila km.
Ma a preoccupare è un altro asteroide, del diametro di circa 2,5 km, che si è avvicinato alla Terra nella notte tra domenica e lunedì. Il punto è che gli astronomi prevedono che tra 12 anni, nell’ottobre del 2028, le cose potrebbero andare molto peggio: è previsto infatti che l’asteroide possa tornare, per giunta con una rotta in grado di collidere con il nostro pianeta. L’impatto con un corpo celeste di simili dimensioni, spiegano gli esperti, potrebbe causare l’estinzione dell’uomo.
Nel frattempo, la Nasa lavora a piani per la deviazione di asteroidi in rotta di collisione con la Terra. L’ipotesi è quella di piazzare grosse cariche esplosive sulla superficie di una massa non troppo lontana da noi per forzarne il cambio di strada. Il primo esperimento di tal genere dovrebbe tenersi nel 2020.