Astronomia, due comete scoperte a Natale

Pubblicato il 30 Dicembre 2011 - 16:34 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 30 DIC – Natale e' stato generoso con il cacciatore di comete Andrea Boattini: lo studioso, che lavora nell'universita' dell'Arizona nell'ambito del programma Catalina Sky Survey, ha da tempo battuto il record italiano per il numero di comete scoperte da un unico astronomo e si avvia a grandi passi a sfidare il record mondiale.

La prima cometa, chiamata P/2011 Y2 (BOATTINI), e' stata scoperta il 24 dicembre, e il giorno successivo e' stata la volta della cometa C/2011 Y3 (BOATTINI). Le due comete di Natale si aggiungono alla lunga liste di 'trofei' che Boattini ha collezionato finora. Nel Natale 2008 l'astrofisico, originario di Firenze, aveva battuto il record italiano, che per circa 150 anni era stato detenuto dagli astronomi Francesco De Vito e Giovanni Battista Donati, che a meta' '800 vantavano la scoperta di ben sei comete. Oggi Boattini ha raggiunto il sesto posto nella classifica mondiale con 21 comete scoperte. Il vertice della classifica mondiale continua ad essere occupato da anni da Robert McNaught, con 67 comete.

Entrambe le comete di Natale sono molto deboli e possono essere osservate con telescopi di almeno mezzo metro di diametro. Boattini le ha scoperte con il telescopio dal diametro di un metro e mezzo del Monte Lemmon, in Arizona. ''La cometa P/2011 Y2, visibile nel cielo serale nella costellazione dei Pesci fino a circa meta' febbraio, appartiene al gruppo di comete della famiglia di Giove – spiega Boattini – e si trova a circa 1,7 Unita' Astronomiche da noi, cioe' a circa 250 milioni di chilometri di distanza. Ha un periodo di rivoluzione attorno al Sole di 15 anni e mezzo''.

La seconda cometa, La C/2011 Y3, e' molto piu' distante si trova poco oltre l'orbita di Giove, cioe' ad oltre 800 milioni di chilometri dalla Terra ed e' osservabile per tutta la notte nella costellazione del Toro. ''Questa cometa – prosgue Boattini – non e' periodica; sara osservabile nei prossimi mesi, poi si riallontanera' uscendo tra qualche anno dal Sistema Solare per perdersi negli abissi dello spazio interstellare''.