”La Sevel minaccia di licenziamento i lavoratori che sono stati in malattia. L’Azienda continua nella campagna di intimidazione”. Lo afferma in una nota Enzo Masini, coordinatore nazionale auto della Fiom Cgil riferendosi a quanto accaduto allo stabilimento di Atessa (Chieti), una joint-venture Fiat con Psa.
”Le lettere inviate oggi ai lavoratori della Sevel confermano che e’ in atto una campagna di intimidazione della Fiat, diversa da stabilimento a stabilimento, per creare un clima esasperato e incutere timore ai lavoratori”, dice Masini.
”Nella lettera, che e’ arrivata a diverse decine di lavoratori e lavoratrici, si riconosce che le assenze per malattia sono state fatte nell’ambito delle disposizioni di legge e contrattuali ma si conclude con una minaccia esplicita con la quale l’azienda si riserva di valutare la prosecuzione del rapporto di lavoro. Quindi si chiede ai lavoratori di andare a lavorare anche se malati”.
Per l’esponente della Fiom, ”a cio’ che risulta da un primo riscontro fatto dalle Rsu tra i lavoratori e le lavoratrici che hanno ricevuto la missiva, si tratta in prevalenza di persone con un’alta anzianita’ aziendale e in prevalenza donne. In molti casi la lettera e’ stata inviata a lavoratori con gravissime patologie mediche”.
”La Fiat – conclude Masini – continua a perseguire l’obiettivo di governare gli stabilimenti non con la ricerca del consenso partecipato dei lavoratori ma con una impostazione autoritaria e ottocentesca basata sul rapporto di forza. Lo sciopero di domani, dopo questo ulteriore atto di intimidazione, assume un significato ancora maggiore”.