La disoccupazione ci fa invecchiare e la crisi ci brucia il cervello

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Novembre 2013 - 06:52 OLTRE 6 MESI FA
La disoccupazione fa invecchiare e la crisi ci brucia il cervello

La disoccupazione fa invecchiare e la crisi ci brucia il cervello

ROMA – La disoccupazione fa invecchiare prima e la crisi danneggia il cervello. In particolare vivere un periodo di recessione economica (con tutto quel che comporta in termini di rischio di perdere il lavoro, di lavoro precario e sottopagato, di difficoltà di impiego) accelera il declino delle funzioni cognitive, dalla memoria alle capacità verbali e matematiche.

Lo rivelano due studi indipendenti, uno pubblicato sulla rivista PlosOne da esperti dell’Imperial College di Londra e dell’Università di Oulu in Finlandia, l’altro pubblicato sul Journal of Epidemiology and Community Health da esperti dell’Università del Lussemburgo.

In PlosOne i ricercatori hanno seguito oltre 5600 individui misurando il loro livello di invecchiamento attraverso un prelievo di sangue e lo studio del Dna. Gli esperti hanno incrociato i dati su un eventuale periodo di disoccupazione vissuto dai partecipanti con quelli sulla lunghezza del Dna dei ‘telomeri’ (i cappucci protettivi dei cromosomi) che quando si accorciano sono un segno di invecchiamento.

E’ emerso che se l’individuo aveva fatto esperienza di almeno due anni di disoccupazione prima del prelievo di sangue, il suo invecchiamento – leggibile sui telomeri – risultava accelerato. Il dato si è rivelato vero solo per i maschi, probabilmente per il basso tasso di occupazione delle donne coinvolte nello studio.

Nell’altra ricerca, su 12000 persone da 11 paesi, è emerso che coloro che avevano fatto esperienza di un periodo di recessione nel proprio paese quando erano giovani o adulti di mezza età (gli anni in cui si è professionalmente attivi) mostravano un maggior declino cognitivo tra 50-74 anni rispetto ai coetanei che non avevano vissuto il buio della recessione, segno che i timori per un’economia fragile, per possibili problemi occupazionali gravano sulla salute psicofisica delle persone.