Gemelle scomparse, la lettera di Schepp: “Volevo morire con loro, ora sarò l’ultimo”
BASTIA – ”Mia cara, volevo morire con le mie figlie, ma non è andata cosi’. Ora sarò l’ultimo a morire”: è questo il senso di quanto ha scritto Matthias Schepp alla moglie Irina Lucidi, secondo quanto detto all’Ansa dalla famiglia.
Il resto del testo, contenuto in una pagina scritta a penna, è un lungo ‘mea culpa’ dell’uomo, che non fornisce indicazioni sul ”luogo tranquillo dove riposano le bambine”.
Drammatico, in particolare, l’inizio della lettera: ”Mia cara, devi sapere che le bimbe riposano in pace, non hanno sofferto. Tu non le vedrai piu”. Nella frase, la parola ”non” è scritta in maiuscolo ed è sottolineato.
Tra le frasi deliranti scritte dall’uomo nella seconda parte della lettera anche uno “spero che non ti toglierai la vita” rivolto alla ex moglie Irina.
Possibile che a scatenare la follia di Schepp abbia contribuito anche il mancato affidamento delle figlie. Il particolare – secondo l’Ansa – emerge dalla cartolina che l’uomo ha spedito alla moglie il 31 gennaio scorso da Marsiglia. “Senza l’affidamento non ce la faccio” è il senso del testo della cartolina, secondo quanto riferito da una fonte vicina alla famiglia Lucidi.