Misurato il 'batticuore' di un buco nero superleggero

Pubblicato il 12 Dicembre 2011 - 18:47 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – E' stato misurato il 'batticuore' di un buco nero 'superleggero', dotato di una massa pari a tre volte quella del Sole, mentre strappa materia ad una stella vicina trasformandosi in un'intensa sorgente di raggi X. La scoperta, resa possibile dalle osservazioni del satellite Rossi X-Ray Timing Explorer (Rxte) della Nasa, e' di un gruppo internazionale di astronomi tra cui ricercatori italiani e dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

Battezzata con la sigla IGR J17091-3624, questa speciale sorgente di raggi X e' stata scoperta nel 2003 dal satellite Integral dell'Agenzia spaziale europea (Esa), mentre nel febbraio 2011 una nuova impennata del suo flusso di raggi X e' stata osservata dallo strumento Bat (Burst Alert Telescope) a bordo dell'osservatorio orbitante Swift. Da allora e' partita una campagna per studiare IGR J17091-3624 con il telescopio Rxte.

L'analisi dei dati raccolti quasi ogni giorno per circa sei mesi ha lasciato sbalorditi gli scienziati. Il tracciato dell'emissione dei raggi X sembrava infatti molto simile all'elettrocardiogramma di un cuore. Massimi e minimi si alternano con grande regolarita', mostrando come tra un picco e l'altro intercorra un tempo che varia fra 2 e 100 secondi.

''La natura e la forma dei battiti della nuova sorgente sono estremamente peculiari'', commenta Tomaso Belloni, dell'Inaf-Osservatorio Astronomico di Brera, tra gli autori dell'articolo recentemente pubblicato sulla rivista The Astrophysical Journal Letters.

''Se in alcuni momenti il tracciato ricorda quello di un elettrocardiogramma, altre osservazioni mostrano un battito molto piu' irregolare e molto complesso''.

Proprio da questa peculiarita' si e' calcolato che IGR J17091-3624 potrebbe essere un buco nero 'super leggero', con una massa pari a circa tre volte quella del Sole. ''Buchi neri di questa taglia non sono mai stati osservati finora'', aggiunge Belloni.