Mutui a tasso variabile, arriva una buona notizia

ROMA – Una buona notizia per tutti gli italiani che hanno acceso un mutuo a tasso variabile: è quella che potrebbe arrivare il 6 maggio dal Consiglio dei ministri. Sul tavolo del governo approderà infatti la norma che prevede di aiutare le famiglie, e non solo, che hanno ottenuto un prestito a tasso variabile e che nei prossimi mesi, a causa dei rialzi decisi dalla Bce, rischiano di vedere aumentare vertiginosamente la rata da pagare.

Alla norma, che fa parte del decreto per lo sviluppo, stanno lavorando, scrive Antonella Baccaro sul Corriere della Sera, lo staff tecnico del ministro dell’economia Giulio Tremonti e l’Abi, l’associazione dei banchieri presieduta da Giuseppe Mussari.

La norma potrebbe agevolare la rinegoziazione di quei mutui e potrebbe forse permettere anche di rivedere i meccanismi per determinare il tasso d’usura delle banche. L’ipotesi in discussione è quella di consentire il congelamento delle rate in contratti a tasso fisso. Un’altra ipotesi è quella di agevolare la conversione del prestito da variabile a fisso, secondo l’attuale livello dei tassi.

Contrario alla prima delle ipotesi Paolo Landi, segretario generale di Adiconsum, l’associazione di consumatori), secondo il quale “si rischierebbe di rinviare solamente il problema, finendo con il gravare comunque su chi ha contratto il mutuo”.

La norma sul tavolo dei ministri il 6 maggio riguarda molti italiani, anche se in costante diminuzione: nel secondo semestre del 2010, ricorda il Corriere della Sera, il tasso variabile è stato scelto nel 47% dei casi, a fronte di un 24% che ha optato per il tasso fisso, un 26,5% per il variabile con il tetto e un 2,5% per il misto. Solo qualche mese prima, nel gennaio del 2010, i mutui a tasso variabile erano stati scelti da ben l’80% dei nuovi contraenti.

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