Sarah Scazzi, chi aiutò zio Michele?. La Procura: “I complici furono tre”

Pubblicato il 16 Febbraio 2011 - 16:36 OLTRE 6 MESI FA

Michele Misseri

AVETRANA (TARANTO) – Michele Misseri avrebbe avuto tre complici nell’occultamento del cadavere di Sarah Scazzi. Sarebbe questa la convinzione degli inquirenti, secondo quanto raccontato da Nino Cirillo in un articolo pubblicato sul Messaggero.

La Procura, spiega Cirillo, ha “maturato la certezza che Michele Misseri non ha avuto un solo complice in quei momenti drammatici -il famoso “terzo uomo” già immaginato in autunno- ma addirittura due complici, due uomini vicini alla sua famiglia e al suo ristretto giro di amicizie in paese, due personaggi che ha potuto chiamare al volo, che ha potuto convocare sulla strada verso il pozzo per avere sostegno fidato e copertura”.

Tutto parte dall’ipotesi che Michele Misseri “non abbia fatto tutto da solo”. Le identità dei complici, sottolinea Cirillo, sarebbero da ricercare tra le persone già sentite dagli investigatori in questi mesi: “Ci si aspetta da loro -quando i magistrati si decideranno a pigiare il piede sull’acceleratore- che ridisegnino in maniera più plausibile quell’incredibile girovagare di Michele tra casolari e vigneti, ma soprattutto che dicano tutto quello che sanno -o almeno tutto quello che a caldo hanno saputo da Michele- sull’omicidio appena avvenuto della povera Sarah”.

Secondo Cirillo “è questione di giorni, se non di ore, e se ne saprà sicuramente di più. Di più, ad esempio, di quel che alla fine ha dato tutto l’accanirsi su Cosima, la moglie di Michele e la madre di Sabrina, che una sfinge sembrò fin dall’inizio e una sfinge è rimasta”.