Unipol: l’otto aprile Paolo Berlusconi dai giudici per l’intercettazione Fassino-Consorte

Pubblicato il 31 Gennaio 2011 - 15:49 OLTRE 6 MESI FA

Paolo Berlusconi

MILANO- E’ stata fissata per il prossimo 8 aprile l’udienza preliminare a carico di Paolo Berlusconi, fratello del premier ed editore de ‘il Giornale’, imputato assieme ad altre tre persone, tra cui l’imprenditore Fabrizio Favata, per la vicenda del ‘passaggio di mano’ dell’ intercettazione ai tempi dell’indagine sulla scalata di Unipol a Bnl, nella quale Piero Fassino, parlando con Giovanni Consorte, diceva la ormai famosa frase ”abbiamo una banca”.

L’udienza preliminare si terrà  davanti al gup di Milano Stefania Donadeo. A quanto si è appreso, lo stesso giudice deciderà sulla richiesta di archiviazione per il premier Silvio Berlusconi quando si sarà conclusa l’udienza preliminare per i quattro imputati.

Il pm di Milano Maurizio Romanelli, infatti, poco prima della chiusura delle indagini aveva effettuato un’iscrizione ‘tecnica’ per il premier contestando i reati di concorso in ricettazione e rivelazione del segreto di ufficio, per poi chiedere l’ archiviazione, che dovrà essere valutata dal giudice.

Per il premier, infatti, secondo la Procura, non sono stati raccolti sufficienti elementi probatori per un processo, perché , come scritto nella richiesta di archiviazione, non c’è prova della materiale ricezione della chiavetta con l’intercettazione da parte di Silvio Berlusconi.

La Procura, invece, ha chiesto il processo per Paolo Berlusconi, per gli imprenditori Fabrizio Favata ed Eugenio Petessi e per Roberto Raffaelli il titolare del Research Control System (Rcs), l’azienda che aveva fornito le attrezzature per le intercettazioni del caso Unipol-Bnl. Le accuse sono, a vario titolo, rivelazione del segreto di ufficio – Paolo Berlusconi avrebbe commesso il reato ”in favore del fratello, Presidente del Consiglio in carica” -, millantato credito, frode fiscale e ricettazione di circa un milione e 800mila euro. Cifra questa che, secondo la ricostruzione del pm, è servita per creare ”la disponibilita’ di fondi in nero utilizzati nel corso degli anni” dall’ex titolare della Rcs per varie finalità.

A tirare in ballo Silvio Berlusconi – che e’anche parte lesa nel procedimento insieme al fratello per vicende di estorsione di cui è accusato Favata – sono stati in particolare lo stesso Favata e Raffaelli. Il primo ha raccontato e il secondo ha ammesso un incontro, al quale ha partecipato anche Paolo Berlusconi, ad Arcore, alla vigilia di Natale del 2005, per far ascoltare al capo del governo l’audio dell’intercettazione archiviata su una ”pendrive”. Intercettazione che venne pubblicata dal ‘Giornale’ il 31 dicembre 2005 nonostante fosse ancora coperta dal segreto istruttorio. Un’altra conversazione ancora agli atti dell’inchiesta sulla scalata uscì invece il 2 gennaio 2006. Il giudice dovrà decidere, sempre dopo il termine dell’udienza preliminare per non rendersi incompatibile, anche sull’archiviazione, proposta dal pm, di alcuni capi d’accusa per i quattro imputati.