Crollo di Afragola, 1500 persone ai funerali, il Vescovo: “Bisogna garantire la sicurezza”

Pubblicato il 5 Agosto 2010 - 14:44 OLTRE 6 MESI FA

Circa 1500 persone si sono raccolte nella chiesa di San Giorgio Martire, ad Afragola (Napoli) ed all’ esterno per i funerali delle tre vittime del crollo della palazzina in via Calvanese, avvenuto nella notte del 31 luglio. La città ha indetto il lutto cittadino ed i negozi sono rimasti chiusi esponendo i manifesti funebri delle tre vittime e cartelli di partecipazione al dolore dei familiari.

La cerimonia funebre è stata concelebrata da Mons. Antonio Di Donna, Vescovo ausiliare e Vicario generale della diocesi di Napoli, e da altri 10 sacerdoti. In Chiesa c’erano i genitori di Pasquale Zanfardino, da tutti chiamato Pasqualino, il muratore di 33 anni rimasto ucciso nel crollo, insieme alla moglie Katia Tromba, di 29; la sorella e le figlie di Anna Cuccurullo, 75 anni, nonna della piccola Imma, estratta dalle macerie 15 ore dopo il crollo.

Scene di dolore da parte di un fratello di Pasquale, al momento dell’ uscita delle bare dalla chiesa, salutate da applausi della folla, e di una zia. Ma la cerimonia, in una chiesa stracolma, si è svolta con grande compostezza.

Volontari della protezione civile e della Croce rosse hanno assistito i familiari, ma tutta la comunità di Afragola si è stretta intorno alla vittime. Presenti alla cerimonia il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, il presidente del Consiglio provinciale Luigi Rispoli, il consigliere regionale Ermanno Russo, ed il sindaco Vincenzo Nespoli, senatore del Pdl.

Parole forti quelle di monsignor Antonio Di Donna: “La loro è una morte tragica, sono vittime di quella cronica fame di case che porta tanti giovani a fare sacrifici enormi, magari ristrutturandole e facendo i lavori in economia”. Il Vescovo Antonio Di Donna ha insistito sulla responsabilità dei politici nel garantire la disponibilità e la sicurezza degli alloggi, soprattutto alle giovani coppie. ”A meno di un chilometro da qui – ha detto il vescovo – sta sorgendo la stazione della Tav costruita con materiali ultratecnologici, in grado di durare un secolo. Che grande contraddizione – ha proseguito – io credo che una casa sicura è una priorità molto più importante dell’Alta Velocità”.