Il borgo che ha ispirato una delle opere più importanti di Leonardo Da Vinci - blitzquotidiano.it
Un borgo pregno di storie e leggende, che ha saputo ispirare anche il genio del grande Leonardo da Vinci per una delle use opere più grandi.
Anghiari è uno di quei luoghi capaci di catturare l’immaginazione già al primo sguardo, con le sue pietre antiche che raccontano storie senza tempo. Passeggiare nel borgo significa immergersi in un’atmosfera sospesa, dove ogni vicolo sembra custodire un frammento di passato ancora vivo.
Il fascino di Anghiari risiede nella sua autenticità, nella capacità di offrire un viaggio lento tra architetture medievali e panorami che hanno ispirato grandi artisti. È un luogo che invita a perdersi, a camminare senza fretta, lasciandosi guidare dalla curiosità verso scorci sempre nuovi e sorprendenti.
Anghiari e Leonardo da Vinci, secoli di storia insieme
Anghiari è legata alla storica battaglia del 1440, immortalata da Leonardo in un’opera oggi perduta ma ancora viva nei suoi studi autografi. Adesso, invece, la principale attrazione è il borgo storico, un intreccio di vie principali e strade laterali che meritano di essere esplorate in ogni dettaglio.

Dopo una passeggiata senza meta, arriva il momento di scoprire i punti di interesse più significativi, ricchi di storia e testimonianze preziose. Il Palazzo Pretorio, oggi sede del Comune, risale al XIV secolo e rappresentava il cuore del primo nucleo cittadino.
La facciata conserva gli stemmi dei podestà fiorentini e al piano terra si trova un affresco del XV secolo attribuito ad Antonio di Anghiari. La storia del palazzo è complessa e sfaccettata, nel XIX secolo fu utilizzato come carcere e custodisce persino una vasca vinaria di epoca romana.
Poco distante si trova il Castello di Montauto, proprietà della famiglia Barbolani, una delle più antiche d’Italia. Costruito alla fine del 1100 e rimaneggiato nel ‘500, presenta elementi rinascimentali e ottocenteschi che ne arricchiscono l’aspetto.
Situato a quasi 800 metri di altitudine, ebbe un ruolo strategico e custodì per secoli il saio di San Francesco d’Assisi. Il castello non è visitabile internamente, ma resta una location suggestiva molto richiesta per matrimoni ed eventi.
Nel centro storico si trova anche il Museo della Battaglia e di Anghiari, ospitato in Palazzo Marzocco e inaugurato nel 2000. Le collezioni spaziano dalla preistoria al XVIII secolo, con reperti che raccontano l’ingegno umano attraverso epoche diverse.
Una sezione è dedicata alla celebre battaglia del 1440 e al dipinto incompiuto di Leonardo da Vinci, ricostruito digitalmente insieme alle sue copie. Per gli amanti della natura, la Riserva dei Monti Rognosi offre 156 ettari di paesaggi incontaminati ricchi di flora e fauna.
I sentieri permettono escursioni a piedi, in bici o a cavallo, attraversando boschi, campi e percorsi storici come la via delle miniere. Nei dintorni si trovano numerosi castelli medievali, tra cui Galbino, Sorci, Pianettole e Toppole, testimonianze dell’incastellamento longobardo.
Tra questi, il Castello di Sorci è celebre anche per aver ispirato alcune scene del film “Non ci resta che piangere” di Benigni e Troisi. Ad Anghiari i collegamenti con Leonardo da Vinci non sono certo pochi, ma questo piccolo borgo nasconde molte più sorprese.
