Partorienti cinesi vanno negli Usa per avere un secondo figlio

Pubblicato il 7 Febbraio 2012 - 15:05| Aggiornato il 8 Febbraio 2012 OLTRE 6 MESI FA

SHANGHAI, CINA – Sembrano essere diventati ora gli Stati Uniti la meta preferita per le partorienti cinesi che decidono di far nascere i propri figli fuori dalla Cina. Secondo quanto riferisce il South China Morning Post, l”’opzione Hong Kong”, dopo le recenti polemiche e le nuove policy introdotte dal governo dell’ex colonia britannica per limitare il fenomeno, sta progressivamente cedendo il passo a quella americana.

Il problema è che secondo le norme cinesi le famiglie non possono avere più di un figlio per controllare l’esplosione demografica. Inoltre, le madri vogliono che i loro figli nascno negli States perchè automaticamente diventano cittadini americani.

Una agenzia di Shenzhen, specializzata proprio nell’organizzare le trasferte delle future madri, aiutandole a gestire logisticamente il tutto, ha fatto sapere che il numero delle donne che decidono di andare a dare alla luce i loro figli negli Stati Uniti e’ in costante aumento. Il cambiamento, secondo alcune analisi, sarebbe da attribuire a vari fattori.

In primo luogo le difficolta’ che ora si incontrano per andare a Hong Kong (difficolta’ sia pratiche che economiche) e in secondo luogo la maggiore facilita’ rispetto al passato con cui i cinesi ottengono ora i visti per recarsi negli Stati Uniti. Per andare a partorire a Hong Kong, attualmente le agenzie chiedono somme intorno ai 200.000 yuan (oltre 20.000 euro). Di questi 100.000 yuan servono per prenotare il posto in ospedale (i posti sono limitati), 90.000 per le spese mediche vere e proprie e 10.000 per le spese di agenzia.

Per andare a partorire negli Stati Uniti si puo’ spendere di meno, intorno ai 150.000 yuan, e comunque non oltre i 200.000. Con l’ulteriore vantaggio che il bambino che nasce acquista anche la cittadinanza americana. Altra opzione e’ il Canada, ma in questo caso il costo e’ maggiore, fino a 300.000 yuan. Di recente molte agenzie hanno smesso di seguire il canale canadese a causa della maggiore difficolta’ ad ottenere il visto.

Molto meno caro e facile e’ invece andare a partorire a Saipan, un’isola degli Stati Uniti, dove tutto compreso si spendono circa 70.000 yuan (poco piu’ di 7.000 euro). L’isola tra l’altro dal 2009 non richiede il visto per i cinesi. Intanto le autorita’ cinesi stanno pensando di multare quelle donne che, non potendo recarsi negli Stati Uniti, continuano a partorire a Hong Kong, per evitare le norme cinesi che le impediscono di avere più di un figlio.