Coco Chanel, biografia. Grande stilista, lesbica, tossicomane e amante di una spia nazista

Pubblicato il 2 Agosto 2011 - 11:17 OLTRE 6 MESI FA

Coco Chanel

Se la famosa stilista francese Coco Chanel, pseudonimo di Gabrielle Bonheur Chanel, disegnava abiti per donne ”liberate”, l’ha probabilmente fatto perchè lei stessa si annoverava tra di esse.

Coco è stata capace con la sua opera di rivoluzionare il concetto di femminilità e di imporsi come figura fondamentale del fashion design e della cultura popolare del XX secolo. Di lei scrisse nel 1926 la rivista Vogue: ”Coco Chanel ha creato la nuova uniforme della donna moderna”.

Il Women’s Wear Daily riferisce sulla pubblicazione di un nuovo tibro intitolato ”Coco Chanel: An Intimate Life” (Coco Chanel: La Sua Vita Intima), una sorta di resoconto dell’eccitante vita romantica della couturier che a quanto pare ha incluso un’aperta tendenza verso la bisessualità, una bollente relazione con il pittore Salvador Dali – a quel tempo sposato – ed un’altra con un boyfriend tedesco, Hans Gunther von Dincklage, che a detta del libro era una spia nazista. L’autrice della biografia, Lisa Chaney, scrive anche che Coco assumeva regolarmente stupefacenti.

Un critico della casa editrice multinazionale Penguin Group ha scritto del libro: ”Svelando questa straordinaria vita, la biografia illustra come, prima di ogni altro stilista, Chanel divenne sinonimo con ribellione e stile progressista. Avvalendosi di lettere d’amore recentemente scoperte ed altre informazioni, il controverso libro della Chaney mette a nudo la verità sulla tossicomania della Chanel e sulle sue relazioni lesbiche. Mentre evidenzia come mai nessuno ha fatto prima la eccezionale influenza della stilista sulle arti moderne, l’affascinante biografia della Chaney presenta una più profonda ed oscura immagine di questa donna eccezionale, spesso fraintesa”.

La stilista è nata a Saumur, nella Francia occidentale, il 19 agosto del 1883, ed è morta a Parigi il 10 gennaio del 1971.