Don Verzè: “Se fossi Papa vivrei in Africa. In Vaticano ho sentito puzza di sodoma e arroganza”

Pubblicato il 3 Settembre 2010 - 11:21 OLTRE 6 MESI FA

”Se io fossi Papa? Scenderei da solo, senza bardature a star con la gente. Scenderei non da sacri palazzi ma da un appartamento, come un buon parroco”. E’ una delle frasi di Don Verzè che, nell’anticipazione di un suo articolo fatta dal Corriere della Sera, confessa che vorrebbe essere eletto ”Vescovo dai vescovi – dice – (oggi con i sistemi telematici non è un problema) i vescovi, poi, li farei eleggere dal popolo cristiano”.

Tra le idee del fondatore del San Raffaele c’è anche quella di eliminare il Cardinalato ”e tutte le disparità dal sapore feudalesco”. Per Don Verzè, ”il Terzo mondo cristiano scavalca il primo, quello europeo, ormai pseudo-cristiano, frantumato da un eccesso di verticalizzazione”.

Il cristianesimo ”ha ancora il meglio da dare – aggiunge – sempre che nelle banche, nello sport e nelle piazze non prevalga Gheddafi con i suoi berberi islamici”. Don Verzè immagina una ”Onu della fede cristiana”, con sede al Quirinale di Roma da cui dovrebbe partire il grido: ”Siamo cristiani”, per fare in modo che ”quegli inconsapevoli dei nostri rappresentanti di Bruxelles” non si oppongano a chiamare ”Cristiana l’Europa”.

Se fosse Papa, Don Verzè non farebbe ”visite lampo con costose comparse oceaniche”, piuttosto si fermerebbe nei 5 continenti per qualche mese e si tratterrebbe soprattutto in Africa, ”perchè da lì partirà la salvezza di tutto il mondo” dice. ”Non vorrei con me nessun dignitario, nè cardinali – prosegue – ma truppe di medici e infermieri e di volontari. Io papa in mezzo a loro in pantaloncini, in testa un Borsalino, sempre sul cuore un gran crocifisso ma non d’oro”.

Non sgriderebbe i vescovi che si sposano e non proibirebbe la pillola anticoncezionale e del Vaticano ne farebbe ”un Oracolo di Delfi per ogni sapere”. ”Pe qualche tempo l’ho frequentato – afferma – puzza di sodoma e arroganza. Sostituirei le sottane paonazze con professionisti laici e sposati”.