Borgo colorato in Italia - (blitzquotidiano.it)
Una perla artistica e culturale. Rinomata a livello nazionale e internazionale, è celebre soprattutto per i suoi murales colorati
Queste opere decorano le facciate delle abitazioni del centro storico, trasformando il borgo in un autentico museo a cielo aperto. Questa caratteristica unica gli ha valso l’ingresso nella prestigiosa lista dei “Borghi più Belli d’Italia” e l’attenzione di riviste come Forbes, che lo annovera fra i luoghi da visitare per scoprire l’Italia più autentica.
Le opere, tutte corredate da indicazioni sull’anno di realizzazione e il nome dell’autore, raccontano una storia continua di espressione artistica che si integra perfettamente con l’atmosfera medievale del borgo.
Il Museo a cielo aperto
Immerso nel cuore dei Colli Bolognesi, il borgo medievale di Dozza si distingue come una perla artistica e culturale della città metropolitana di Bologna, a soli 6 chilometri da Imola. La storia dell’arte urbana di Dozza affonda le radici negli anni Sessanta, con la nascita della Biennale del Muro Dipinto.

Oggi Dozza ospita oltre un centinaio di opere realizzate da artisti di fama internazionale, come Giuliana Bonazza, Paolo Barbieri, Michal Strjecek e Alfonso Frasnedi. Per agevolare la visita, è disponibile l’App ufficiale “Muro Dipinto”, che guida i visitatori attraverso una mappa interattiva e fornisce informazioni utili su ristoranti e attività locali.
La Biennale ha saputo rinnovarsi mantenendo la sua identità storica, integrando anche forme d’arte più contemporanee come il writing e la wall painting nella frazione di Toscanella. Nel 2023, la manifestazione ha visto protagonisti artisti che hanno realizzato opere all’insegna del tema “l’arte in progress”, un evento che unisce tradizione e sperimentazione.
Al centro di Dozza svetta la maestosa Rocca Sforzesca, risalente al XIII secolo e riedificata nel Quattrocento da Caterina Sforza. Questa imponente fortezza, che domina il borgo, fu trasformata in residenza signorile dai Malvezzi-Campeggi nel ‘500 e rimase abitata fino al 1960. Oggi è proprietà comunale e aperta ai visitatori attraverso un percorso museale che comprende oltre 15 sale arredate, tra cui la camera padronale, la cucina storica e la stanza delle torture. La salita alla torre consente di godere di una vista panoramica mozzafiato sui Colli Bolognesi.
La Rocca ospita anche il Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto, dove sono conservati affreschi e bozzetti delle opere murali, oltre alla celebre Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna. Allestita nelle suggestive cantine della fortezza dal 1970, l’Enoteca propone una selezione di oltre 800 etichette di vini bolognesi e organizza regolarmente eventi, workshop e degustazioni guidate dai sommelier. Il percorso espositivo è gratuito e aperto tutti i giorni tranne il lunedì, mentre le degustazioni sono prenotabili con tariffe che variano in base al numero di calici e partecipanti.
Tra le testimonianze religiose più importanti spiccano la chiesa dell’Assunzione di Maria Vergine, di origine medievale e custode di opere di Marco Palmezzano, e la chiesa di San Lorenzo Diacono e Martire a Piscerano, risalente a oltre mille anni fa. Questi luoghi, immersi in un contesto paesaggistico di grande suggestione, raccontano la storia spirituale e artistica del territorio.
Per gli amanti della natura e dello sport all’aria aperta, Dozza è una base ideale per esplorare i percorsi escursionistici e ciclabili dei dintorni. Il borgo è inserito nel circuito del Romagna4Bike MTB&Gravel Trail, un anello di 225 km che attraversa i Colli Bolognesi, offrendo scenari di vigneti, castelli medievali e formazioni geologiche uniche come quelle del Parco regionale dei Gessi Bolognesi. Percorsi come la Vallata del Santerno, la Valle del Sillaro e la Val Sellustra sono facilmente raggiungibili da Dozza e offrono esperienze indimenticabili per escursionisti e ciclisti.
