LONDRA – Kate Middleton: dalla miniera al Palazzo in quattro mosse. Ci sono voluti un centinaio di anni perché una discendente di John Harrison, minatore a Hetton-le-Hole in cunicoli di carbone di proprietà degli avi della Regina Madre, approdasse a Buckingham Palace.
La scalata sociale della Cenerentola di Bucklebury ha impegnato quattro generazioni: un record da Guinness, rispetto ai tre secoli e mezzo con cui nel Regno Unito si misura la mobilità sociale.
Il 29 aprile a Westminster Abbey, quando Kate e il suo principe pronunceranno il fatidico sì sotto gli occhi benevoli della Regina, dell’aristocrazia del Regno, alti prelati e teste coronate, sembrerà una fiaba diventata realtà.
Non solo per la sposa reale, che nello stesso cognome, Middleton, evoca ascendenze sinonimo della classe media, ma per quanti hanno visto nell’unione tra una ‘commoner‘ con gli avi minatori e l’erede al trono dei Windsor, la testimonianza che anche in Gran Bretagna, come tra i cugini d’America, ci si può ”fare da sé”.
Il classismo britannico. Nella realtà non è così: il copione dal ”carbone al palazzo” ha riacceso nell’Inghilterra di David Cameron il dibattito su un sistema di classi che poco ha da invidiare alle caste dell’India. Cameron, primo ministro Tory educato a Eton, si è prefisso all’arrivo a Downing Street di far di più ”per far arrivare in cima chi è in fondo alla scala sociale” e il suo vice Nick Clegg ha attaccato i ”genitori dei tennis club” che aiutano i figli degli amici con raccomandazioni e stage, ma a ottobre l’annuncio dei tagli alla spesa pubblica è stata una doccia fredda a chi sperava di vedere con l’avvento della Big Society una spinta al rilancio della mobilità sociale.
Resta vero – come ha dimostrato uno studio pubblicato qualche settimana fa dall’economista Greg Clark – che ci vogliono 350 anni perché una famiglia povera arrivi ad avere un reddito da ceto medio (e viceversa, per i ricchi, scendere al livello della middle class). L’aumento delle rette universitarie, triplicate per gli atenei di eccellenza, non aiuterà gli studenti brillanti, ma privi di mezzi ad accedere all’istruzione che si potranno pagare i figli di Cameron e di Clegg.
”Nascere in una council house e finire al governo sarà possibile, ma sempre più difficile”, ha detto al Financial Times Alan Milbourn, sottosegretario del governo Blair e ora consulente della coalizione sulla ‘social mobility‘. Milbourn ci era riuscito, e così Carole Goldsmith, la mamma di Kate: nata in una council house di Southall, venerdì prossimo siederà a Westminster Abbey proprio di fronte alla Regina. I Middleton sono l’eccezione: ma nella pratica Kate non è Cenerentola.
La famiglia di Michael, suo padre, è solidamente middle class (il nonno pilota della Raf veniva da una famiglia di Leeds di avvocati e mercanti). Con Party Pieces, la società di gadget per feste online, i suoi genitori sono diventati milionari, hanno comprato la villa di Bucklebury, un appartamento londinese a Chelsea e pagato rette da 30 mila sterline all’anno per i tre figli nelle migliori scuole private del Regno.