New York dice basta alle baby modelle: il governatore Cuomo firma legge

Il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo (LaPresse)
Il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo (LaPresse)

NEW YORK – Baby-modelle: New York dice basta. Una nuova legge firmata dal governatore Andrew Cuomo limiterà l’uso di teenager sulle passerelle della New York Fashion Week definendole legalmente come “child actors” e assoggettandole agli stessi limiti di orari e alle stesse condizioni di lavoro dei ragazzini impiegati nell’industria dello spettacolo.

“Sarà una vera e propria novità: vedremo finalmente sfilare donne adulte”, ha commentato Susan Scafidi della Fordham University Law School che si è battuta con il gruppo Model Alliance (fondato da Sara Ziff, un ex modella) a tutela delle giovanissime esposte alle scintillanti luci della settimana della moda.

Secondo la Scafidi le nuove regole dovrebbero incoraggiare gli stilisti a preferire ragazze maggiorenni per le sfilate. Tra le tante restrizioni imposte dalla legge c’e’ per esempio quella che ogni modella under 18 abbia un accompagnatore e in alcuni casi un “tutor” che la assista nel lavoro scolastico. Chi trasgredisce le regole va incontro a multe di mille dollari per la prima violazione che si moltiplicano per tre alla terza: dopo di che il designer perde il privilegio di assumere le baby-Naomi.

“E’ tutto un fatto di immagine: nessuno vuole essere etichettato come quello che ha violato la norme che proteggono il lavoro minorile”, ha detto la Scafidi. Quello delle modelle a New York era fino ad oggi un mercato totalmente deregolato. Le ragazze sono assunte come freelance e non hanno le protezioni standard dei normali dipendenti: sono per questo un gruppo particolarmente vulnerabile. Di solito cominciano a lavorare prima dei 18 anni ma finora non erano mai state soggette alle norme che proteggono i loro coetanei che lavorano nel cinema, nella musica o a Broadway: tra le tante, il divieto di lavorare dopo mezzanotte nei giorni di scuola.

L’industria della moda newyorchese di recente ha mostrato un trend che favorisce l’impiego di donne più’ adulte: nel gennaio 2012 il Council of Fashion Designers of America, l’equivalente della Camera della Moda in Italia, ha raccomandato che nessuna under 16 sia ammessa sulle passerelle mentre Conde’ Nast, nel maggio di quello stesso anno ha annunciato che tutte le edizioni di Vogue avrebbero smesso di usare modelle sotto i 16. Detto questo, negli stessi giorni in cui uscivano le nuove linee guida, Marc Jacobs mandava a sfilare Ondra Harden, che all’epoca aveva appena 14 o 15 anni.

Gestione cookie