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S.O.S. merendine e energy drink. Vera dipendenza per i figli, 8 genitori su 10 chiedono stop e divieti

Allarme cibo spazzatura, altro che capricci di bambini: secondo il Censis, quasi un genitore su due (48%) deve arrendersi al fatto che i propri figli, appena possono, scelgono cibi ultra-trasformati. Non sembrano funzionare i divieti, una strada scelta dal 37% di famiglie. Energy drink, merendine, cibi ultra-trasformati: una vera e propria dipendenza per i giovani italiani con rischi seri sul loro sviluppo.

S.O.S. merendine e energy drink

Di fronte a questo fenomeno sempre più dilagante, l’82% delle famiglie italiane chiede un piano pubblico per salvaguardare la salute dei propri figli. Per riconoscere questi cibi “servono forme di etichettatura specifiche” su queste categorie di alimenti.

papà e figlia al supermercato
S.O.S. merendine e energy drink. Vera dipendenza per i figli, 8 genitori su 10 chiedono stop e divieti (foto Ansa-Blitzquotidiano)

È quanto emerge dal Rapporto Coldiretti-Censis presentato in occasione della giornata inaugurale del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Villa Miani a Roma (#forumagricoltura2024) organizzato in collaborazione con The European House-Ambrosetti, alla presenza del presidente della Coldiretti Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo assieme a Matteo Bassetti (direttore Clinica Malattie Infettive, San Martino-Irccs di Genova), Alberto Villani (Ospedale pediatrico Bambino Gesù), Esmeralda Capristo (Scienze Tecniche Dietetiche Applicate, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma) e Stefano Pisani (Sindaco di Pollica).

Cibi ultra-processati: i rischi per lo sviluppo

Per l’occasione sono state organizzate due sessioni per mettere a confronto il cibo ultra-trasformato con quello naturale, simbolo della Dieta Mediterranea. Più ore di educazione alimentare nelle scuole, campagne di sensibilizzazione, divieto nelle mense scolastiche e nei distributori automatici diffusi negli edifici pubblici, a partire proprio dalle scuole, con precisi limiti anche alla pubblicità, seguendo l’esempio del Regno Unito che ha vietato le fasce orarie di maggiore esposizione per bambini e adolescenti: questo quanto chiede Coldiretti.

 

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