Un gioiello naturale delle Dolomiti di Brenta(www.blitzquotidiano.it)
Nel cuore delle Dolomiti di Brenta, un lago si trasforma ogni inverno in un autentico spettacolo della natura.
Situato nella Val di Non al confine del Parco naturale Adamello-Brenta, questo specchio d’acqua alpino di origine glaciale, a 1.178 metri di altitudine, offre uno scenario invernale che incanta per la sua purezza e la sua quiete. In questo dicembre 2025, visitare il lago significa immergersi in un ambiente incontaminato, dove il silenzio della natura è interrotto solo dal rumore ovattato dei passi sulla neve e dal fruscio del vento tra gli abeti.
Il Lago di Tovel è uno dei laghi alpini più famosi del Trentino e un simbolo del Parco naturale Adamello-Brenta, dichiarato Patrimonio Mondiale UNESCO. La sua superficie si estende per circa 0,38 km², con una profondità massima di 39 metri. La sua posizione lo colloca in un anfiteatro naturale dominato dalle imponenti cime delle Dolomiti di Brenta, una catena montuosa nota per i suoi torrioni di roccia calcarea e dolomitica, che raggiungono altezze superiori ai 3000 metri.
Storicamente, il lago è stato famoso per il fenomeno dell’arrossamento delle sue acque, dovuto alla presenza dell’alga Tovellia sanguinea, che fino agli anni Sessanta tingeva le acque di rosso durante l’estate. Oggi questo fenomeno non si verifica più, a causa dei cambiamenti nella gestione del pascolo nelle malghe circostanti, che hanno ridotto l’apporto di nutrienti organici essenziali per la fioritura dell’alga. Tuttavia, il lago conserva un fascino immutato, con acque che variano dal blu profondo a tonalità di verde intenso e azzurro lattiginoso, specialmente quando la superficie inizia a ghiacciarsi in inverno.
Un ambiente alpino tra natura e leggenda
Camminare attorno al Lago di Tovel in dicembre significa attraversare un paesaggio dove la natura si mostra nella sua forma più autentica e minimalista. Il percorso lungo le sue sponde è semplice e accessibile a tutti, ideale per escursionisti che vogliono assaporare la montagna invernale senza affollamento. Si attraversano boschi di abeti imbiancati, radure gelate e punti panoramici da cui si ammirano le cime innevate delle Dolomiti di Brenta, come la Cima Tosa (3.173 m) e la Cima Brenta (3.151 m).
Questo lago è anche avvolto da una ricca tradizione di leggende locali, tra cui quella della principessa Tresenga, figura mitica che avrebbe combattuto coraggiosamente per difendere la sua terra, lasciando un’impronta indelebile nella memoria della valle. Il suo spirito, si racconta, ancora si aggira sulle rive del lago, testimoniando l’intenso legame tra uomo e natura in questa zona.

Il Parco naturale Adamello-Brenta tutela l’area circostante il Lago di Tovel con regole severe per preservare la flora e la fauna locali, inclusi esemplari di orso bruno, che popolano le aree più selvagge del gruppo dolomitico. Visitare il lago in inverno, quando il turismo è più contenuto, offre l’opportunità di vivere un’esperienza di turismo lento, rispettoso dell’ambiente e profondamente immersivo nella natura alpina.
Il lago fa parte del bacino idrografico del torrente Noce-Tresenga e ospita diverse specie ittiche come il salmerino alpino e la sanguinerola, mentre lungo le sponde si possono osservare bisce dal collare, serpenti non velenosi. L’acqua è alimentata da sorgenti perilacuali che emergono direttamente dal fondo, conferendo al lago una particolare trasparenza e freschezza.
Le Dolomiti di Brenta, con i loro 40 km di estensione e un’altitudine che supera i 3.000 metri, rappresentano una delle aree più importanti delle Alpi per alpinismo ed escursionismo. I rifugi alpini, come il Rifugio Pedrotti e il Rifugio Tuckett, offrono supporto agli appassionati che vogliono esplorare il territorio attraversando itinerari come la celebre Via delle Bocchette e il trekking ad anello delle Dolomiti di Brenta.
Un paesaggio di ghiaccio e luce che incanta
Dicembre è il mese ideale per visitare il Lago di Tovel se si cerca un contatto autentico con la natura. La superficie del lago inizia a ghiacciarsi, creando uno spettacolo di cristalli e riflessi che cambiano con la luce del giorno, dal tenue azzurro al verde smeraldo. Le giornate corte donano una luce obliqua che conferisce al paesaggio una delicatezza pittorica, perfetta per gli amanti della fotografia e per chi desidera una passeggiata rigenerante lontano dalla frenesia delle località sciistiche.
In questa stagione si percepisce meglio il dialogo silenzioso tra il bosco, il ghiaccio e il visitatore che si prende il tempo di ascoltare. Le impronte di animali selvatici sulla neve fresca raccontano storie di vita nelle montagne, mentre il vento tra gli alberi crea un sottofondo ovattato, quasi metafisico.
