un gioiello walser ai piedi del Monte Rosa (www.blitzquotidiano.it)
Nel cuore della Valle d’Aosta, ai piedi dell’imponente massiccio del Monte Rosa, si trova, una località che attira appassionati di sci.
Il fascino di questo borgo va ben oltre le piste innevate e le scalate sui ghiacciai: il paese è custode di una storia millenaria e di una cultura unica, quella della comunità Walser, che ha lasciato un’impronta indelebile sull’architettura, le tradizioni e la lingua locale.
Collocato a 1.385 metri di altitudine, Gressoney-Saint-Jean è un comune di 769 abitanti, noto non solo come meta turistica ma anche come centro culturale della popolazione Walser nella Valle del Lys. Questa comunità di origine germanica si insediò nel Medioevo nella regione, portando con sé il proprio idioma, il Titsch, una variante dell’alto tedesco, ancora utilizzata e studiata da centri culturali locali come il Walser Kulturzentrum.
Il borgo si caratterizza per un centro storico che racconta visivamente questo passato, con edifici costruiti in pietra e legno, accanto a ville ottocentesche dallo stile bavarese, eredità dell’epoca in cui la nobiltà, attratta dalla bellezza della valle, stabilì qui le proprie residenze estive.
Patrimonio architettonico e culturale: dal centro storico a Castel Savoia
Passeggiando per le vie di Gressoney-Saint-Jean, si incontrano due piazze principali: Ondre Platz, la piazza inferiore, circondata da ristoranti e negozi che emergono da case seicentesche e settecentesche, e Obre Platz, la piazza superiore, dominata dalla storica chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista. Quest’ultima, edificata originariamente nel 1515 e ampliata nel Settecento, custodisce al suo interno un crocifisso risalente al XIII secolo, uno dei più antichi della Valle d’Aosta, oltre a ospitare un museo parrocchiale con preziose opere d’arte sacra. Sulla facciata spicca il busto in bronzo della Regina Margherita di Savoia, che amava frequentare la valle e partecipare alle funzioni nella chiesa, rendendo Gressoney un luogo di villeggiatura privilegiato fra il 1889 e il 1925.
Da non perdere è la visita a Castel Savoia, situato in località Belvedere, costruito tra il 1899 e il 1904 su volontà della Regina Margherita. Il castello, immerso in un parco di conifere e affacciato sulla vallata e sui ghiacciai del Monte Rosa, è uno degli esempi più preziosi dello stile neogotico in Valle d’Aosta, con interni riccamente decorati e un grande scalone in rovere intagliato. Castel Savoia fu per decenni un punto di ritrovo per l’alta nobiltà e ospitò anche il poeta Giosuè Carducci. Oggi è visitabile con tour guidati che comprendono anche il giardino botanico alpino ai suoi piedi.

Tra le bellezze naturali del paese, il Lago Gover è una tappa imperdibile. Questo lago artificiale, parzialmente circondato da una pineta, offre scorci fotografici di rara bellezza con il Monte Rosa sullo sfondo. In inverno si trasforma in una pista di pattinaggio animata, mentre durante tutto l’anno è meta ideale per famiglie grazie al parco giochi attrezzato e al maneggio nelle vicinanze. Da qui parte anche la suggestiva “Passeggiata della Regina” che conduce, in circa mezz’ora, a Castel Savoia.
Nei pressi del centro storico si trova inoltre il Museo Regionale della Fauna Alpina, fondato dal Barone Luigi Beck Peccoz per conservare la collezione privata di trofei di caccia della famiglia. La collezione comprende circa 2.000 pezzi tra palchi e corna di stambecchi, oltre a 90 armi da caccia, testimoniando la passione venatoria che coinvolse anche Ferdinando di Savoia, padre della Regina Margherita, nei boschi di Gressoney.
La tradizione Walser tra musei ed eventi culturali
L’identità di Gressoney non può essere compresa senza un riferimento alla sua radice Walser. Questa popolazione germanofona colonizzò la valle nel Medioevo, portando con sé una cultura e una lingua tuttora vive. I Walser si distinsero per la loro abilità nel commercio, tanto che la Valle di Gressoney venne soprannominata Krämertal, “Valle dei Mercanti”, per i proficui scambi con la Svizzera tedesca e la Baviera.
Per approfondire questa eredità è possibile visitare l’Ecomuseo Walser a Gressoney-La-Trinité, frazione a pochi chilometri da Saint-Jean. Qui si trovano ricostruzioni di abitazioni tradizionali, come il “Puròhus”, con la stalla-abitazione e il fienile, oltre a mostre permanenti dedicate al territorio e alla cultura Walser.
