un arcobaleno nella laguna veneziana (www.blitzquotidiano.it)
Nel cuore della laguna veneziana, a pochi chilometri da Murano, si trova un’isola dal fascino senza tempo, celebre per le sue case.
Quest’isola, spesso confusa con Murano, ha una propria identità ben definita, fatta di storia, arte e tradizioni che si riflettono non solo nelle sue abitazioni variopinte, ma anche nelle attività artigianali che ancora oggi animano la vita locale.
Passeggiare tra i vicoli di Burano equivale a immergersi in un quadro vivente, un’esplosione di colori che si specchiano nelle acque tranquille dei canali. Le facciate delle case, dipinte in toni azzurri, gialli, rossi, verdi, viola e fucsia, sono un tratto distintivo dell’isola che la rende una delle località più colorate al mondo, inserita tra le prime dieci città di tale categoria a livello globale. Questa vivacità cromatica non è frutto del caso: la tradizione vuole che i pescatori colorassero le loro abitazioni per riconoscerle facilmente durante le nebbie e le lunghe assenze dovute alla pesca. Oggi, il Comune di Venezia mantiene viva questa usanza regolando le tinte consentite per ogni zona, preservando così il carattere unico dell’isola.
Burano non è solo colori, ma anche un luogo di calma e lentezza, lontano dal frastuono turistico. Sedersi lungo un canale, ascoltare il lento sciabordio dell’acqua e osservare le barche ormeggiate è un’esperienza che immerge il visitatore in un’atmosfera fiabesca e rilassante. Il piccolo centro si sviluppa su quattro isole collegate da ponti e attraversate da canali, con una popolazione di circa 2.200 abitanti, i cosiddetti buranelli, che conservano gelosamente le tradizioni locali.
Il merletto artigianale e la pesca: radici di un’identità
L’identità di Burano è profondamente legata alla lavorazione del merletto e all’attività di pesca. Fin dal XVI secolo, le donne dell’isola si distinsero per la maestria nel realizzare preziosi merletti a tombolo, apprezzati in tutta Europa. La crisi di questa arte portò alla temporanea chiusura della scuola di merletto, ma nel 1872 l’istituzione fu riaperta, diventando il cuore dell’attuale Museo del Merletto, situato in Piazza Galuppi, l’unica piazza dell’isola intitolata al celebre compositore buranello Baldassare Galuppi (1706-1785).
Una leggenda popolare narra di un giovane pescatore innamoratosi di una sirena che, per amore, gli donò una schiuma di mare trasformata in un merletto finissimo, simile a un velo nuziale. Questo mito ha ispirato la delicatezza e la raffinatezza dell’artigianato locale, ancora oggi possibile ammirare durante le dimostrazioni della lavorazione artigianale nel museo.
La pesca, invece, ha rappresentato per secoli la principale fonte di sostentamento per gli abitanti dell’isola. Tra le specialità gastronomiche, il “risotto di gò” spicca come piatto tipico: il brodo utilizzato per la preparazione è ricavato da questo piccolo pesce lagunare, noto anche come ghiozzo.

Al centro della vita sociale e culturale dell’isola si trova la Chiesa di San Martino Vescovo, un edificio storico celebre per il suo campanile pendente, inclinato di quasi due metri a causa del terreno instabile su cui è stato costruito. All’interno della chiesa sono custodite opere d’arte di scuola veneziana, tra cui una pregevole tela di Giambattista Tiepolo risalente al 1725.
Accanto alla chiesa si trova la Cappella di Santa Barbara, protettrice degli artiglieri, pompieri e campanari, le cui spoglie furono portate a Burano nel XIX secolo dopo varie vicissitudini storiche. La piazza ospita anche il Museo del Merletto, il Palazzo del Municipio e una statua dedicata a Baldassare Galuppi, opera dello scultore locale Remigio Barbaro.
Un altro luogo emblematico è il celebre ponte dei Tre Ponti, un suggestivo ponte in legno che unisce tre canali e tre delle vie più colorate dell’isola, luogo perfetto per scattare fotografie panoramiche e ammirare il riflesso delle case sull’acqua.
Tradizioni gastronomiche e artigianato dolciario: i bussolai
Insieme alle tradizioni artigianali, Burano è famosa per alcune specialità gastronomiche, come i bussolai, biscotti tipici locali prodotti fin dal passato per fornire energia ai pescatori durante le lunghe giornate in mare. Oggi questi dolci sono una vera e propria delizia, disponibili in diverse varianti, dal limone al rum, e rappresentano un simbolo della cultura culinaria buranella.
Tra le botteghe e le pasticcerie dell’isola è possibile assaggiare anche altri dolci tipici come gli esse e gustare un buon caffè o un bicchiere di vin brulè, specialmente durante le stagioni più fredde, in un’atmosfera accogliente e familiare.
