Calcio scommesse. Gip: arrestato millantò contatti con Corvia del Lecce

Pubblicato il 1 Giugno 2011 - 16:44 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 1 GIU – Marco Paoloni, portiere della Cremonese, arrestato nell'inchiesta sul calcioscommesse, ''faceva credere'' a un altro componente dell'associazione ''di avere la possibilita' di 'combinare' anche Inter-Lecce (del 20 marzo scorso, ndr) con la complicita' di alcuni giocatori di quest'ultima squadra da lui personalmente conosciuti''.

Lo si legge nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Cremona Guido Salvini. Nella misura si spiega, pero', che la 'combine' non ando' a buon fine, perche' l'organizzazione aveva scommesso che la partita sarebbe finita con tre gol di vantaggio per l'Inter, mentre termino' solo 1-0. In sostanza, secondo l'ordinanza, Paoloni millanto' di poter riuscire a 'falsare' la partita ''grazie alle sue conoscenze professionali'' e al fatto che con i ''suoi interventi era riuscito a far 'chiudere' alle varie 'organizzazioni' alcuni risultati di calcio che avevano fatto guadagnare grosse somme di denaro''. Al termine dell'incontro, che non era finito come doveva andare, il portiere della Cremonese ''riceveva minacce e pressioni dal Bellavista Antonio, dall'Erodiani Massimo e dal gruppo degli investitori di Bologna, minacce volte ad indurre il Paoloni ad adoperarsi per far rientrare i suoi creditori dagli investimenti illeciti da loro effettuati e persi per il mancato concretizzarsi dell'over (il tipo di scommessa, ndr) su Inter-Lecce''.

Nell'ordinanza si fa riferimento anche ad una ''conversazione tra Erodiani Massimo e Giannone Francesco'' nel corso della quale ''veniva fatto riferimento al denaro che doveva essere versato ai giocatori (275.000,00 Euro)''. Ma da quanto emerso dalle indagini, non risulta traccia del versamento. In alcune intercettazioni, spiega il gip, alcuni componenti dell'associazione fanno riferimento a Daniele Corvia, giocatore del Lecce, come loro''interlocutore''.