Calcio scommesse, Leonardi: “Come può fare di più la Lega?”

MILANO – Ufficialmente l'argomento calcio scommesse non e' all'ordine del giorno dell'assemblea di Lega appena cominciata in via Rosellini a Milano. A portarlo al centro della attualita' sono stati gli arresti di stamane a Bari e le parole di Ernesto Paolillo a Radio Rai.

Secondo il dirigente nerazzurro la Lega e' stata sempre ''assolutamente assente su questa vicenda, non se n'e' mai parlato e solo adesso si ventila di intervenire sulla responsabilita' oggettiva, forse perche qualcuno ha paura che la sua squadra sia coinvolta''. I presidenti arrivano alla spicciolata, e quasi nessuno ha voglia di parlare. Sono presenti 18 delle 20 societa' (mancano Lecce e Atalanta).

Assente Galliani (per il Milan c'e' l'avvocato Cantamessa), tra i primi ad arrivare c'e' Claudio Lotito che si propone di convincere i colleghi ad appoggiarlo nel suo ricorso avanti al Tribunale di Roma contro la Figc.

''Ci sono anche altre questioni'', taglia corto Lotito. Insieme arrivano anche Andrea Agnelli e Aurelio De Laurentiis dopo il 3-0 della Juve al Napoli di ieri sera.

''Non si possono cambiare le regole in corsa'', e' il parere di Pietro Leonardi, dirigente del Parma che si dice 'sconvolto' per l'arresto di Masiello. ''Posso anche essere d'accordo con Paolillo – aggiunge Leonardi -, ma per questo ci sono le autorita' competenti che stanno lavorando. Io mi auguro che si possa dare un taglio il piu' presto possibile perche' piu' se ne parla piu' e' danneggiato tutto il sistema. Io pero' non so noi Lega cosa possiamo dire di piu' che invocare una velocizzazione delle inchieste. Alcune situazioni in riferimento alla responsabilita' oggettiva magari sono da rivedere, ma le regole si cambiano quando le storie sono finite''.

Gestione cookie