Calciomercato Milan, Berlusconi: “Non vendo la società. Scudetto possibile”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Luglio 2013 - 09:32 OLTRE 6 MESI FA
Calciomercato Milan, Berlusconi: "Non vendo la società. Scudetto possibile" (LaPresse)

Calciomercato Milan, Berlusconi: “Non vendo la società. Scudetto possibile” (LaPresse)

CALCIOMERCATO MILAN – Per i rossoneri primo giorno di scuola che ha il sapore della festa: il Milan si raduna a Milanello con due ‘remigini’, Poli e Saponara, e qualche assente giustificato, Balotelli ed El Shaarawy.

Clima disteso e atmosfera delle grandi occasioni con l‘arrivo di Berlusconi che si ferma a pranzo con Galliani, Allegri e i giocatori.

L’allenatore ha ancora un look balneare con un una abbronzatura da fare invidia. Fuori dai cancelli, sin dalla mattina iniziano ad affluire i tifosi che si accampano alla meglio.

Arrivano numerosi e c’e’ anche chi si organizza per il piu’ classico dei pic-nic. Il presidente arriva intorno alle 13, girocollo nera e giacca scura, si concede solo a Milan Channel per qualche battuta mentre i tifosi si organizzano e sfilano con bandiere, striscioni e fumogeni.

Milanello sembra la succursale di San Siro: in mille si organizzano in un corteo che acclama Allegri il quale insieme a Galliani va a raccogliere il tributo del popolo rossonero. C’e’ ottimismo per il cammino del Milan nella prossima stagione: obiettivo piazzarsi sul podio in campionato e superare la fase a gironi in Champions.

Per il mercato c’e’ ancora tempo ma la squadra – ne e’ convinto Berlusconi – e’ competitiva anche senza ritocchi. Il presidente accende l’ambiente gia’ carico e caldo e dice: ”Io non escludo che ci possa essere la possibilita’ sul mercato di un ulteriore rafforzamento, ma siamo tutti convinti gia’ cosi’ di poter vincere il campionato”.

Rincuora e rassicura poi i tifosi sul fronte societario: ”Ci sono delle necessita’ che si appalesano perche’ il calcio, per chi vuole essere competitivo, necessita dell’immissione di molto danaro, adesso c’e’ una regola nuova che si e’ imposta in Europa per cui le squadre devono fare i bilanci commisurati alle proprie entrate, quindi resta questa possibilita’ di far entrare alcuni soci o cedere addirittura l’intera quota sociale, non trovo niente di male. Per quanto riguarda il Milan non c’e’ questa possibilita’, perche’ per me e la mia famiglia, milanesi da sempre, il Milan e’ un fatto di cuore e se dovessi vendere le mie societa’ l’ultima sarebbe il Milan”.

Non svela nulla sulla famosa cena di Arcore che ha portato alla conferma di Massimiliano Allegri: ”Quello che ci siamo detti io e Allegri fa parte dei segreti assoluti fra presidente e allenatore. Il nostro quinto podio consecutivo? Il Milan ha come missione da quando sono io il presidente quella di scendere in campo per essere padrone del campo e padrone del gioco, vincere convincendo con un comportamento leale nei confronti degli avversari e di essere all’altezza dello status di Club piu’ titolato al mondo, il Milan deve essere sempre campione”. Berlusconi parla della coppia ‘verde’ dell’attacco: El Shaarawy e Balotelli.

”El Shaarawy – spiega – ci ha colpito favorevolmente, per il fatto che ha dimostrato un grandissimo attaccamento al Milan e ha detto che non avrebbe voluto giocare in nessun altra squadra al mondo che non fosse il Milan.

Balotelli? Quando da piccoli si vede una squadra per le prime volte e ci si affeziona, c’e’ un trasferimento di se’ stessi negli eroi di quella squadra sul campo. Nel calcio e’ difficilissimo cambiare casacca sul piano del tifo, io sono nato cosi’ con questa passione, con mio padre vicino, sarebbe un sacrilegio tifare per un altra squadra, Mario e’ nato milanista e ci fa piacere”.

Il presidente – che ha fatto la conoscenza dei due debuttanti Saponara e Poli – riparte prima della conferenza stampa di Allegri fissata alle 15.

Per il Milan e i milanisti decisamente una bella giornata. Unico imprevisto il violento acquazzone che si abbatte su Milanello e che rende necessario chiudere l’allenamento prima del tempo.

Giusto un inciampo in una giornata carica di speranze, promesse e buoni propositi come e’ giusto che sia aspettando il calcio d’inizio.