Calcio scommesse, Bari: Conte sapeva oppure no? Sospetti contatti con gli “ex”

Pubblicato il 11 Ottobre 2012 - 08:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Antonio Conte sapeva oppure no? Aveva o non aveva un ruolo negli accordi sottobanco del Bari che fu suo? Domanda che si ripete ancora una volta nella nuova indagine sul calcio scommesse, portata alla luce stavolta da un fax dimenticato e che il capo della Polizia Antonio Manganelli ha subito commentato dicendo che ci sono “novità clamorose”.

Gli investigatori continuano a indagare e stanno analizzando i contatti tra il tecnico, ora alla Juve, e i suoi ex giocatori. E nuovi particolari emergono per le partite contro il Treviso e la Salernitana. I magistrati baresi stanno cercando di far luce sul Bari di Masiello & co. che combinava le partite su commissione dell’avversario di turno e poi, magari, si vendeva il risultato esatto agli scommettitori.

Ma quali giocatori del Bari? Le accuse partono dalle dichiarazioni di Andrea Masiello, il terzino che ha patteggiato una condanna a un anno e dieci mesi. È Masiello a fare i nomi, che però hanno trovato solo parziali conferme nelle dichiarazioni di Stellini (all’epoca calciatore, poi diventato assistente di Conte) e di altri. Per la gara con il Treviso del 2008, nei verbali sarebbe emerso che Gillet, Gazzi e Stellini si erano opposti a ogni tentativo di combine, mentre altri (Rajcic, Santoruvo, Esposito e Ganci) sarebbero stati favorevoli.

Un anno dopo, lo scenario è diverso. Scrive il Corriere della Sera:

La trattativa per combinare la gara con la Salernitana è stata complessa e ben pianificata: i giocatori del Bari infatti non si fidavano perché credevano che la società campana non avesse i soldi per onorare l’impegno. Masiello sembra attribuire un ruolo di primo piano a Stellini, che avrebbe radunato i giocatori più rappresentativi nella palestra per discutere se accettare la combine. Però Stellini per quella partita non verrà nemmeno convocato. Comunque la trattativa prosegue, viene concordata la cifra di 160 mila euro. Ma sono giorni di grande tensione: si manifestano anche al cinema, dove Conte ha portato la squadra alla vigilia del match per distrarla. In ritiro, però, le telefonate con il contatto alla Salernitana, Massimo Ganci, continuano.

E così— secondo il racconto di Masiello —Stefano Guberti, altro giocatore del Bari, nel tentativo, maldestro, di cancellare le prove avrebbe distrutto il telefonino lanciandolo in piscina. Ovviamente i tabulati telefonici hanno conservato tutto e potranno confermare o smentire. Per ora, è Andrea Ranocchia a smentire ogni coinvolgimento. Contro di lui c’è sempre la parola di Masiello. Agli investigatori, però, non risulta che l’interista abbia intascato soldi. E il difensore Ranocchia ieri ha contrattaccato: «Sono tranquillo perché rispetto a due mesi fa niente è cambiato. È stato fatto tutto ad hoc: questa storia è stata tirata fuori proprio ora che sto giocando bene e che sono tornato in nazionale».