Inter: sale la ‘febbre’, nuove scintille tra Mourinho e Balotelli?

Pubblicato il 10 Marzo 2010 - 19:57 OLTRE 6 MESI FA

C’è qualcuno che dice bugie e non è ancora chiaro chi abbia ragione. Quello che è certo è che il rapporto tra Josè Mourinho e Mario Balotelli continua a proseguire sul filo di un’incomprensione che sfiora l’autolesionismo.

Difficile infatti capire a chi giova generare polemiche nel momento più delicato della stagione dell’Inter, ma sulla febbre del giovane attaccante nerazzurro qualcosa ancora una volta non ha funzionato.

Balotelli contro il Genoa non ha disputato una grande partita e, nella conferenza stampa del post-gara, il direttore dell’area tecnica Marco Branca ha giustificato il giocatore parlando di «problemi intestinali».

Dalla società è filtrato poi che il giocatore ha giocato con 38.5 di febbre, ma Mourinho ha deciso di impiegarlo ugualmente, lasciando in panchina Etòo, descritto come piuttosto perplesso per l’esclusione.

Mourinho però ha una versione diversa ed è partito al contrattacco, interrompendo il silenzio stampa concordato con la società per fare alcune precisazioni alla Gazzetta dello sport.

Precisazioni che, in realtà, hanno colto di sorpresa la stessa società nerazzurra che non era stata messa al corrente di quanto sarebbe apparso sulle pagine del quotidiano. «Febbre? Quale febbre? La febbre l’avevo io, non Balotelli…», ha detto il tecnico portoghese alla Gazzetta, rincarando poi la dose: «Io e il dottor Combi sappiamo che Mario non aveva la febbre. Farlo giocare in quelle condizioni non sarebbe stato etico. La febbre di Mario è una bugia».

In realtà, da quanto si apprende, Balotelli ha avuto un attacco di febbre alta sabato sera. Il giorno dopo è sfebbrato, ma ha problemi intestinali che lo debilitano, nonostante lo staff medico nerazzurro cerchi di alleviarne le sofferenze attraverso le medicine del caso.

Nel corso dell’intervallo della gara contro il Genoa l’attaccante nerazzurro sta ancora male, ma torna in campo ugualmente nel secondo tempo.

L’attaccante era quindi alle prese da sabato con la dissenteria che non gli era passata la domenica, con tanto di intervento dello staff medico nerazzurro di cui Mourinho non può non essere stato informato. Difficile capire perchè lo abbia impiegato ugualmente, più facile capire perchè Balotelli abbia voluto giocare nonostante le condizioni di forma non ottimali: lo stesso Mourinho, dopo la partita contro il Parma, aveva dichiarato che avrebbe dovuto prendere esempio da Materazzi, rimasto in campo nonostante un problema muscolare.

Mourinho non è preoccupato ma la squadra è attesa da una trasferta delicata venerdì col Catania, anticipo di quella ben più difficile di Londra.

Forse le sue parole serviranno a elettrizzare un gruppo che ha dimostrato di rendere al meglio quando gioca sui nervi. Ma martedì prossimo contro il Chelsea servirà anche qualcosa di più.