Tuttosport e Juventus contro: “Basta, fate troppe critiche”. “Avete fallito, cosa volete?”

Tifosi juventini

TORINO – Botta e risposta polemico tra la Juventus e Tuttosport. La società bianconera ha accusato il giornale di andarci giù troppo pesantemente con le critiche all’allenatore Gigi Del Neri e all’operato della dirigenza. Questa la risposta di Tuttosport che non ci sta perchè questa è “la Juventus peggiore della storia”.

Ieri sul sito della Juventus è apparso un comuni­cato sgradevole contro il nostro giornale. Poche righe contenenti falsità su Tuttosport alle quali è sufficiente rispondere con un “no comment”. Il ter­reno delle offese e delle bugie non ci interessa. Lo ce­diamo a chi ha concepito e a chi ha vergato il tron­fio temino. A noi interessa dire ai lettori come stan­no le cose. Cioè, la verità. Basterebbe vedere come è ridotta oggi la Juve per capire tutto: squadra in­capace di produrre gioco e allenatore allo sbando. Questo è in assoluto il peggior cammino di una for­mazione bianconera. Criticarla non solo è un atto di responsabilità, ma anche un dovere nei confronti dei nostri lettori.

Il comunicato della Juve potremmo appuntarlo sul petto di ogni giornalista di Tuttosport come una me­daglia di indipendenza e di serietà. Noi ci occupia­mo di Juve, ma non siamo (proprietà) della Juve. La differenza è sostanziale e rappresenta una garanzia ulteriore per i nostri lettori. Seguiamo la Juve da sempre e vorremmo semplicemente vederla risorge­re. Tuttosport è anche l’unico giornale che segue con grande impulso le vicende di Calciopoli. Grazie agli articoli di Alvaro Moretti (e insieme a siti come Ju29ro, GiulemanidallaJuve e altri) è stato possibile riaprire un coperchio che molti avevano chiuso.

La nostra inchiesta è stata condotta con serietà e ha permesso all’attuale dirigenza della Juve di scende­re in campo con forza, proprio in seguito ai fatti e alle intercettazioni che questo giornale ha riportato con chiarezza e documentazione. Sempre Tutto­sport è stato testimone di un’altra grande rivolu­zione. Quella avvenuta la scorsa estate.

Il direttore di Tuttosport Paolo De Paola conclude quindi il suo editoriale tendendo una mano alla società ma rivendicando il proprio diritto a pensarla diversamente: “La Juve vuole tornare grande e Andrea Agnelli ci mette la sua faccia e il suo impegno. Nonostante il disastro di questa stagione è obbligatorio crederci. Altre strade non esistono. Ritengono però di dover proseguire con Del Neri fino al termine della stagione. Benissimo, è un loro diritto, come nostro è quello di criticare certe scelte senza per questo essere accusati di «mettere in discussione la professionalità del tecnico e di stuzzicare gli animi più emotivi ». Questo è il dovere che abbiamo nei confronti dei nostri lettori. Non della Juve”.

E’ chiaro che l’ambiente bianconero è sotto pressione, la vittoria manca da 4 gare, e la stagione è ormai un fallimento acclamato. La Chiampions League è lontana 11 punti, il futuro incerto, i tifosi stanchi e delusi. Tuttosport ha sempre elogiato la società, osannato vittorie, società, è normale che se le cose vadano male vengano tutti messi sul banco degli imputati. Si può andare male, si può perdere, si può avere una stagione fallimentare, ma c’è modo e modo, e non per due anni di seguito. Dispiace annotare che oltre al campo, sta sparendo anche il tanto osannato “stile Juventus”, così come sta sparendo una società forte, capace di dare alla Juventus un peso dentro e fuori dal campo. Nei limiti ovviamente, calciopoli non va ricordata in questo senso, ma come un evento che ha distrutto una società ed una squadra vincente, da lì in poi solo errori, come quello di pensare di tornare a vincere troppo presto, esonerando un tecnico come Claudio Ranieri, capace di riportare i bianconeri in Champions League già l’anno successivo dopo il ritorno dalla serie B. Visto oggi sembrerebbe un miracolo, come aver vinto il campionato.

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