Il Lotito travestito gira per la Camera per il suo sogno: lo stadio della Lazio

Pubblicato il 30 Marzo 2011 - 16:46 OLTRE 6 MESI FA

Claudio Lotito (Foto Lapresse)

ROMA – Il presidente della Lazio Claudio Lotito si è mascherato, travestito. Da cosa? Da impiegato della Camera, non per camuffarsi, ma per essere in linea con l’ambiente, la Camera appunto. Il patron della Lazio si aggira infatti per i corridoi e le stanze di Montecitorio per una “nobile causa”, il suo sogno: il nuovo stadio della Lazio, solo della Lazio. Non solo lo stadio però, ci sono anche ristoranti, dei residence, un albergo, campi da rugby, tennis, hockey, baseball.

“Circa 600 ettari su cui realizzare volumetrie pari a due milioni di metri cubi”, secondo Legambiente. Lotito pensa di edificare il suo sogno, la città dello sport lungo la via Tiberina. Gli ambientalisti però denunciano: “E’ area vincolata è c’è un elevato rischio idrogeologico. Il pericolo è l’esondazione del Tevere”.

Se c’è il rischio però niente stadio, nienta “città della Lazio”. Per questo Lotito destina giornate intere al Parlamento, per spiegare a ciascuno dei deputati e dei senatori che lo stadio “s’ha da fare”

Come riporta Antonello Caporale su Repubblica, a Montecitorio decine di lobbisti, dietro volti sconosciuti, inducono, sospingono, ritardano, o accelerano. Business is business. Lotito è lobbista come loro, solo più noto. E per svolgere al meglio le funzioni si è travestito da collaboratore di un parlamentare. Con la targhetta appesa al bavero della giacca, Lotito travestito entra ed esce dal palazzo. Indugia ovunque. Ramazza, acchiappa, presidia ogni angolo. Instancabile, inossidabile.

Sa che l’Italia è fatta così. Ipervincolata, ma iperventilata. Esposta a ogni ardore, disponibile ad accettare ogni buona ragione. Certo, ci sono vincoli e divieti. Il piano regolatore dice assolutamente no a qualunque edificazione lungo il fiume  Tevere.