Luna Rossa alla Coppa America di vela. Giovedì notte (in Italia) prima regata della Prada cup, chi vince va in finale

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 14 Gennaio 2021 - 20:24 OLTRE 6 MESI FA

Coppa America di vela, gran finale a Auckland. Chi vince la Prada CUP “ vola in finale di Coppa America (6 marzo), il trofeo sportivo più antico del mondo. Detentore è l’equipaggio  dell’Emirates Team New Zealand. Tutto è pronto nel golfo di Auckland – Direttte Rai e Sky da giovedì notte alle tre.

Da 170 anni è il sogno dei velisti. Esattamente dal 1870, da quando cioè gli americani dello Yacht club di New York strapparono la Coppa delle cento ghinee agli inglesi.

Da allora l’America’s CUP è rimasta negli USA fino al 1983 quando gli Australiani spezzarono il lungo dominio (132 anni ) a stelle e strisce.  Tanti Paesi ci hanno provato ma solo quattro c’è l’hanno fatta ( Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Svizzera).

Ora si riparte con la sfida italiana alla Coppa America con Luna Rossa a vent’anni esatti dal debutto. Al via giovedì notte (ora italiana), Diretta tv su Raidue e Sky. Finale della Prada CUP il 13 febbraio al  meglio delle 13 regate. Finalissima il 6 marzo. Campo di regata il golfo di Auckland. Dovremo abituarci ad un linguaggio per molti inedito: cancello di poppa, lato di bolina, lato di poppa.

DOPPIO TIMONIERE, MONOSCAFO CON I FOIL

Luna Rossa è pronta con una super squadra, doppio timoniere, un ritorno al monoscafo (22 metri, alt. 26,5 metri, 6,5 tonnellate) pur con i foils (bracci che permettono alla barca di alzarsi sull’acqua e volare a 100 km all’ora).
I due timonieri sono dei fuoriclasse: l’ australiano James Spithill e il palermitano Francesco “ Checco “ Bruni. James è il più giovane skipper ad aver vinto la Coppa  America che ha conquistato per due edizioni consecutive (2010, 2013). Bruni ha 30 anni di carriera, ha preso parte a tre Olimpiadi , è vice campione del mondo della prestigiosa classe Moth. Ha infilato 7 Mondiali e 5 Europei. E skipper (a terra) c’è il romagnolo Max Sirena, 50 anni. In barca 11 uomini: quattro gender sul lato sinistro (Celon, Molineris, Voltolini, Liuzzi ) più James Spithill, timoniere e controllore di volo. Sul  lato destro  quattro gender (Battisti,Nobili, Brezzi, De Felice) con Francesco Bruni. Pietro Sibello è il trimmer randa (la vela principale).

ECCELLENZE ITALIANE PER “ FURIA ROSSA”

Come hanno sottolineato i patron di Luna “Furia” Rossa – Patrizio BERTELLI, marito di Miuccia Prada, e lo sponsor Marco Tronchetti Proverà, ad Pirelli – la barca italiana ha messo assieme le eccellenze del Belpaese: i cantieri navali Persico (bergamaschi), il gruppo brianzolo Carinoni (leader mondiale nel settore idraulica), naturalmente il gruppo Pirelli con le sue tecnologie, il molo Ichnusa di Cagliari (quartier generale), ovviamente Prada per vestire i 110 dipendenti. Tra cui è il caso di ricordare – curiosità davvero singolare- che il montanaro Gilberto Nobili, classe 1974, di Castelnuovo de Monti (Reggio Emilia ) è l’unico velista al mondo ad aver vinto le ultime tre edizioni di Coppa America, nel 2010 e 2013 con Oracle ( USA ), e nel 2017 con il formidabile Team New Zealand. È anche l’unico italiano ad avere vinto 3 Coppe.

IL PRESTIGIOSO NEW YORK YACHT CLUB COL” PATRIOT”

Gli americani sono un osso duro. Appartengono al Club più famoso degli Stati Uniti. Il club  di David Rockfeller, Franklin D. Roosvelt, Ted Kennedy. Sono avversari molto forti. E preparati, ambiziosi, determinati. Li guida una leggenda – Terry  Hutchinson, 52 anni, nato ad Annopolis  (Maryland) – uno skipper con 17 Mondiali e 4 America’s CUP.
È la bandiera dello Yacht Club  di New York, circolo nato nel 1844 e che oggi conta 3.000 soci ed una bacheca record imbattibile. Orgoglio di tutti i velisti stelle e strisce. In gara volano col “ Patriot “.

IL TEAM INEOS , DA PORTSMOUTH COL “ BRITANNIA “

Le vele inglesi sono guidate dall’ australiano Grant Simmer, ex velista che ha accumulato vittorie ed esperienze con Alinghi . Ora ci prova con Britannia detta Rita.
Il loro quartier generale è a Portsmouth, in un edificio a poche decine di metri dal Museo che ospita la gloriosa Victory che fu di lord Horatio Nelson ( 1758-1805), il leggendario ammiraglio che a  Capo Trafalgar sconfisse la flotta franco-spagnola ( 21 ottobre 1805 ). Ma fu ferito a morte da un cecchino francese che lo colpì dall’ albero maestro della nave Redoutable.
Il team Ineos  corre per il Royal Yacht Squadron di Cowes ( isola di Wigt ), l’isola dei sognatori che ha visto nascere proprio l’America’s CUP . Non ha grandi possibilità; e c’è già qualcuno che da’ la colpa alla Brexit. Nientemeno.