MILANO, 19 APR – ”Non abbiamo ancora fatto niente”: Massimiliano Allegri sa bene che difficilmente il suo Milan finira’ la stagione a mani vuote, ma ricorda a tutto l’ambiente rossonero che mancano ancora partite fondamentali per vincere qualcosa. Anche perche’ il tecnico toscano vuole portare a casa sia lo scudetto che la Coppa Italia, e quindi chiede ai suoi giocatori la massima attenzione a partire dalla semifinale di andata contro il Palermo.
A questo punto i calcoli da fare sono ben pochi e quindi in campo scendera’ sempre la formazione migliore. Quella di domani sera vedra’ il ritorno dal 1′ di Andrea Pirlo, a quattro mesi dalla partita contro la Roma in cui si procuro’ il primo dei due infortuni che lo hanno costretto a saltare tutte le gare del 2011.
Pirlo e’ gia’ entrato sabato scorso nel secondo tempo contro la Sampdoria e domani valutera’ la sua tenuta atletica giocando da titolare in una squadra che avra’ Cassano e Ibrahimovic come coppia d’attacco. Non ci saranno Nesta, Pato e Abbiati, oltre ad Ambrosini e Inzaghi, e quindi il portiere sara’ Amelia e in difesa ci saranno Papastathopoulos e Oddo. ”Mi piacerebbe andare in finale – spiega Allegri – poi affrontare Inter o Roma, cambia ben poco. L’importante domani e’ affrontare la prima partita nel migliore dei modi, il Palermo e’ una delle migliori squadre del campionato italiano, non a caso fino ad un mese e mezzo fa erano quarti in classifica.
Quando le squadre hanno qualita’, le dimostrano sempre”. Poi sabato ci sara’ una partita ”non decisiva ma quasi” per lo scudetto e a Brescia, spiega Allegri, ”avremo l’obbligo di fare risultato”, cioe’ di vincere. ”Non abbiamo ancora fatto niente – avverte – mi da’ fastidio parlare come se lo scudetto fosse gia’ vinto. Dobbiamo solo giocare e farlo con la massima concentrazione, anche perche’ in questi momenti e’ piu’ facile cadere rispetto ad altri momenti”.
”Abbiamo gia’ scucito lo scudetto dalle maglie dell’Inter, adesso abbiamo preso ago e filo per attaccarlo sulle nostre”, dice Marco Amelia, mentre Allegri e’ come al solito molto piu’ cauto: ”L’entusiasmo c’e’, pero’ deve rimanere un giusto entusiasmo perche’ abbiamo un obiettivo importante da raggiungere che e’ la finale di Coppa Italia, poi il campionato e’ ancora in ballo visto che mancano cinque giornate alla fine e la matematica non ci da’ la certezza della vittoria”. Anche tutti gli elogi e i titoli dei giornali al momento lo esaltano poco, perche’ il merito dei successi e’ soprattutto degli ”ottimi giocatori e uomini di grande spessore” che ha trovato al Milan; a partire da gente come Seedorf, Ambrosini e Pirlo ”che hanno ancora tanto da dare a questa maglia”: ”Mi sono messo a disposizione dei ragazzi, di tutti, i ragazzi lo hanno fatto a loro volta nei miei confronti. Da parte di tutti c’era l’obiettivo di tornare a vincere per chi ha vinto tanto e di vincere per gli altri, me compreso, che non avevano ancora vinto niente”.