Valentino Rossi esce dall’ospedale e punta al rientro record

Valentino Rossi

Dopo soli sei giorni di degenza, Valentino Rossi ha lasciato il Centro Traumatologico Ortopedico di Firenze per trasferirsi a Cattolica, in un ospedale più vicino a casa sua, e adesso già sogna un ritorno alle gare per metà agosto, nel gran premio della Repubblica Ceca a Brno.

Solo nella mattinata di sabato scorso, durante le prove libere del gran premio d’Italia al Mugello, il campione del mondo della MotoGp cadendo si era fratturato tibia e perone della gamba destra, e nel pomeriggio stesso era stato operato al Cto di Firenze dal professor Roberto Buzzi.

Le prime stime parlavano di 4/5 mesi di tempo prima di poter tornare alle gare, ma evidentemente Rossi è un campione di velocità anche nel recupero dagli infortuni, se è vero che oggi, poco dopo il trasferimento del ‘dottore’ a Cattolica, il team manager della Yamaha Davide Brivio lasciando Firenze ha detto che “Valentino potrebbe tornare alle gare già nel gran premio della Repubblica Ceca, il 15 agosto a Brno. Di fretta non ne abbiamo, e vedremo quale sarà il momento giusto, anche se forse un rientro a Misano, il 5 settembre, è un’ipotesi più realistica”.

Forse è per questa ottimistica accelerazione dei tempi di recupero che Rossi, abbandonando l’ospedale su una lettiga, si é mostrato sorridente ai trenta tifosi che l’attendevano, rispondendo ‘sto bene, sto bene’ a chi gli chiedeva quale fosse la sua condizione. Rossi poi è stato caricato su un’ambulanza, e successivamente su un elicottero, che lo ha portato all’ospedale di Cattolica. “Il paziente sta bene – ha detto il professor Roberto Buzzi spiegando i motivi del suo trasferimento – ma soffriva la permanenza a Firenze e voleva tornare a casa. Si sono dichiarati disponibili ad accoglierlo il professor Lucidi e il professor Porcellini dell’ ospedale di Cattolica, e a fronte di una situazione clinicamente soddisfacente non c’erano motivi per opporsi”.

A questo punto per Valentino Rossi comincerà il periodo della riabilitazione: quando la gamba si sgonfierà e la condizione della ferita sarà soddisfacente, il campione di Tavullia potrà cominciare a camminare appoggiandosi parzialmente sulla gamba operata, poi, fra cinque o sei settimane si sottoporrà a un nuovo controllo, decisivo per stimare meglio il suo possibile rientro alle gare. “Sono ottimista – ha concluso Buzzi – ma vorrei solo che la gamba fosse completamente riabilitata prima di permettergli di guidare quei bolidi”. (ANSA).

Gestione cookie