Parma, Marino: “Se col Milan pensiamo a difenderci perdiamo”

PARMA – Pasquale Marino sta pensando ad una squadra equilibrata ma comunque votata all’attacco per la sfida di San Siro con il Milan.

Nessun peccato di presunzione, sia chiaro, ma la consapevolezza che contro la corazzata di Allegri serva velocità, grinta ed anche tanta voglia di far punti. Il presidente Tommaso Ghirardi lo aveva sottolineato già giovedì 10 febbraio: guai dire che non abbiamo niente da perdere.

Marino la pensa allo stesso modo, anche se lo dice parlando di gioco e schemi. ”In questo momento avrei preferito affrontare una squadra con una classifica diversa, ma dobbiamo lottare perché  abbiamo da perdere tre punti – ribadisce il tecnico gialloblù – Non siamo in una posizione di classifica che ci permette di essere tranquilli. Se noi pensiamo di ripetere la partita dell’andata, troppo timorosa, dove abbiamo concesso troppo, e’ chiaro che prima o poi si subisca gol”.

Guai pensare solo alla fase difensiva, perché  ”se giochiamo tanto tempo nella nostra metà  campo, la qualità  dei giocatori del Milan li porterà prima o poi ad avere l’occasione per segnare. E’ deleterio pensare solo di difenderci ad oltranza”. Così Marino ipotizza anche la coppia Amauri-Crespo con Giovinco alle spalle, anche se, dopo il match con la Fiorentina, lo aveva definito un sistema adatto soprattutto alle partite in casa.

Altra opzione: una sola punta con due cursori di fascia e Candreva pronto a colpire dalle retrovie. ”Come al solito deciderò solo domani – conferma Marino – Amauri, Crespo e Giovinco assieme hanno dimostrato di poter fare bene. L’ultima parte della gara con la Fiorentina è stata la dimostrazione che possono coesistere”.

Ma il tecnico alla fine appare più propenso a scegliere il suo vecchio sistema, il 4-3-3 con due giocatori pronti a presidiare le fasce e Amauri davanti. ”In due partite ha avuto diverse opportunità, la squadra lo ha messo in condizione di andare davanti alla porta – spiega il suo allenatore – Ha tanta voglia di dimostrare che non è  quello dell’ultimo periodo e, in questo, l’ambiente di Parma lo può  aiutare. Qui, c’è uno spogliatoio fatto di persone perbene, lo hanno messo subito a proprio agio”.

Sugli avversari invece Marino non fa nemmeno ipotesi. ”Io già non dormo la notte per cercare gli equilibri nel mio Parma, figuriamoci se devo andare a pensare come mettere in campo il Milan – sorride l’allenatore emiliano – Quale che sia il sistema che adottino, hanno dimostrato di essere una grande squadra; anche, se, come capita a tutti, possono vivere momenti felici e meno felici nell’arco di una stagione”.

Meglio pensare allora al Parma, ”magari ripetendo quando fatto a San Siro contro l’Inter sino al loro 4-2 oppure a Torino – spiega Marino -. In più c’è lo stesso arbitro della gara con la Juventus (De Marco di Chiavari). Alla fine dell’incontro non si parlò di lui, nessuno commentò  la sua prestazione e questa è  sempre la cosa giusta. Se se ne parla vuol dire che qualcosa non è  andato”. Dopo la bufera per il rigore concesso domenica alla Fiorentina e le polemiche sulle dichiarazioni del viola Camporese, il messaggio di Marino è  fin troppo chiaro.

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