Stadio Roma, stop della Regione: uno “svincolo” frena il progetto
Pubblicato il 11 Agosto 2014 - 19:11| Aggiornato il 12 Agosto 2014 OLTRE 6 MESI FA
Stadio Roma, uno “svincolo” frena il progetto
ROMA – Lo stadio della Roma rallenta su uno svincolo. La questione riguarda uno snodo autostradale che, nel progetto originario presentato dalla As Roma è in una zona vincolata. Serve, quindi, una soluzione alternativa.
“Ci si è posto un problema: nel parere della Regione, che ci è giunto venerdì scorso e con il quale si sono chiusi i pareri dei 18 enti esterni, ci viene prescritto di ricercare una soluzione diversa e alternativa per lo svincolo della Roma-Fiumicino”.
Lo ha detto l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Giovanni Caudo, nel corso di una conferenza stampa in cui si è fatto punto sul progetto dello Stadio della As Roma. L’assessore ha in ogni caso spiegato che dovrebbe essere possibile trovare una soluzione alternativa. Caudo ha spiegato che l’attuale svincolo è previsto in area protetta e la Regione non concede la deroga.
“Si tratta – ha aggiunto l’assessore Caudo – di uno svincolo di giunzione tra l’autostrada e l’asse viario dello stadio, una opera che consentirebbe agli automobilisti di smistarsi verso l’Eur senza gravare sulla Magliana, e che quindi ha un grande interesse pubblico. Questo svincolo però nell’attuale progetto è in una area protetta, la Tenuta dei Massimi. Esistono casi di deroghe, ma in questo caso la Regione ci ha prescritto di trovare delle alternative perché quel parco è una delle poche aree protette il cui progetto è già stato approvato dal Consiglio regionale, per cui servirebbe il parere del Ministero, mentre in caso contrario sarebbe bastato un atto del presidente della Regione”.
“Al momento ci serve questa integrazione, altrimenti non possiamo chiudere l’istruttoria. Questa prescrizione non può essere rimandata, dobbiamo avere il più presto possibile una risposta in merito”.
A chi gli chiedeva se il ridisegnato svincolo dovrà ripassare dalla Conferenza dei servizi, l’assessore ha risposto:
“No, se non ci sono dubbi sarà solo una presa d’atto da parte dei tecnici senza che sia necessario ripassare dalla Conferenza dei servizi provvisoria”.
