Serie A: Juventus ricaduta, Palermo da Champions, Miccoli rivincita

Juventus-Palermo

Nel posticipo, la Juve viene strapazzata in casa (2-0, ma il bilancio avrebbe potuto anche essere più pesante) dal Palermo, che la scavalca e sale da solo al quarto posto.

Si interrompe così la serie positiva di Zaccheroni, i cui uomini non riescono a far fruttare nel primo tempo il volume di gioco costruito, soffrono il contropiede rosanero e vengono puniti nella ripresa.

Prima da una prodezza balistica dell’ex Miccoli, che con un destro forte a rientrare indovina l’angolo alto alla sinistra di Manninger; poi con Budan, che sfutta un’incredibile leggerezza difensiva di Grygera (inopinato passaggio indietro al portiere).

L’attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli, ieri in gol contro la Juventus, ha dedicato la vittoria agli operai Fiat di Termini Imerese.

Fabrizio Miccoli è soddisfatto della sua prestazione, del gol segnato e della vittoria del suo Palermo contro la Juventus. ‘Un grande gol.

Sono contento per me, per la squadra, la società e i tifosi. Non dobbiamo giocare col pensiero fisso della Champions, ma giocare gara dopo gara.

Alla fine vedremo. Con questa cattiveria e questa determinazione possiamo fare tanto’, ha detto l’attaccante rosanero, definendo ‘un sogno’ la possibilità di giocare il massimo torneo europeo.

Senza Mourinho e quattro giocatori squalificati, un’Inter abile ma anche fortunata soffre e vince in casa dell’Udinese (3-2).

Tiene il passo della capolista, restando a 4 punti, solo il Milan, che si sbarazza dell’Atalanta (3-1) e allunga a +3 sulla Roma.

I giallorossi a Napoli prima vanno sul 2-0 poi si fanno rimontare, ma contestano il rigore del 2-2 decretato da Rizzoli.

E sabato prossimo, per definire la posizione delle damigelle d’onore, Milan e Roma si affronteranno all’Olimpico.

Al Friuli, dopo tre pareggi, l’Inter torna a correre in campionato e si afferma su un’Udinese che non avrebbe demeritato il pareggio.

Priva di Samuel, Cordoba, Muntari e Cambiasso, e con Mourinho in tribuna per la prima di tre giornate di squalifica, la capolista si è imposta grazie ad un primo tempo quasi perfetto dal punto di vista tattico.

Al gol a freddo di Pepe, reagisce con Balotelli, Maicon e Milito, e al 45′ è già sul 3-1. I padroni di casa accorciano con un rigore di Di Natale (capocannoniere, a quota 19) e non agguantano il pareggio, allo scadere, per sfortuna: su tiro di Inler deviato da Krhin, Julio Cesar è battuto, ma il pallone si stampa sulla traversa.

Al San Paolo succede tutto nella ripresa. La Roma, portatasi sul 2-0 con penalty di Julio Baptista e gol di Vucinic, si fa rimontare da un Napoli trasformato dall’ingresso di Denis.

L’ argentino, entrato al 18′, accorcia le distanze 11 minuti dopo. Al 45′, spara verso la rete ma Mexes intercetta col braccio.

Per Rizzoli è rigore, nonostante le proteste dei giallorossi (ma prima era stato il Napoli per un presunto penalty non concesso a Quagliarella) che invocano l’involontarietà. Hamsik realizza ed é pareggio.

Al Meazza, il Milan batte un’Atalanta generosa per 3-1. La differenza la fanno i brasiliani: Ronaldinho (due assist e rigore che Consigli respinge, ma Borriello è lesto a ribattere in rete) e soprattutto Pato, autore di una doppietta.

Un infortunio muscolare, però, lo costringe a uscire al 10 minuti dalla fine e mette in dubbio la sua presenza sabato sera a Roma e soprattutto la settimana seguente a Manchester.

Gol e spettacolo a Marassi, dove il Bologna batte 4-3 il Genoa con tripletta di Adailton e si porta in acque più tranquille. Al Parma basta Zaccardo per superare la Samp, che si vede assegnare e poi annullare un rigore.

A Livorno, il Siena si aggiudica per 2-1 il derby toscano di zona retrocessione. In vantaggio per un rigore di Lucarelli fino a 10 minuti dalla fine, gli amaranto si vedono superare con gol di Calaiò e Maccarone, tra le contestazioni dei tifosi e le proteste dell’allenatore Cosmi. Il Chievo, infine, batte 2-1 il Cagliari, che vede allontanarsi l’Europa.

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