Tennis, Open d’Australia: Murray vs Djokovic, finale tra “amici”

Andy Murray

MELBOURNE – La notizia, è che, una volta tanto non ci sono né Roger Federer ne Rafael Nadal.  Ci saranno, invece, due “amici contro”, nella finale di domani dell’Open d’Australia 2011. Andy Murray e Novak Djokovic si conoscono da una vita (sono praticamente coetanei: lo scozzese e’ nato il 15 maggio 1987, il serbo una settimana dopo).

La prima sfida risale a quando avevano 11-12 anni (fini’ 6-0, 6-1 per Murray) e le loro strade hanno poi continuato ad incrociarsi in giro per il mondo, prima da dilettanti, poi nei tornei professionistici, dove sono stati anche compagni di doppio. Una ”bella storia” l’ha definita Djokovic, che si arricchisce di un nuovo capitolo: una finale del Grande Slam.

Tocca a loro perché, per la seconda volta appena nelle ultime 23 edizioni dei tornei piu’ prestigiosi, si sono fatti da parte i ‘cannibali’ del tennis, rispettivamente i numeri 1 e 2 del ranking mondiale: Rafael Nadal e Roger Federer.

Per Murray e Djokovic, affamati di vittorie e rivincite, e’ dunque il momento di cogliere l’attimo. L’unica occasione in cui Djokovic ha guadagnato una finale del Grande Slam è stato proprio a Melbourne, nel 2008. Allora ebbe la meglio sul francese Jo-Wilfried Tsonga.

Per il resto, entrambi si sono piu’ volte rotti le ossa sbattendo ora contro Nadal, ora contro Federer, come accadde a Murray nella finale del 2010. Quest’anno, invece, un infortunio e la determinazione di David Ferrer hanno tolto di mezzo Nadal nei quarti, mentre Djokovic s’è sbarazzato di Federer in semifinale. ”E’ un bene per lo sport che più giocatori possano aspirare a vincere nei tornei maggiori” si è  rallegrato Djokovic (che tra i suoi allori vanta anche il Masters 2008 e la Coppa Davis 2010), felice di incontrare l’amico Murray per un trofeo che conta davvero.

I precedenti tra i due sono sette, con un 4-3 a favore del serbo, che lo scorso settembre aveva centrato pure la finale degli Us Open, purtroppo per lui contro un Nadal senza acciacchi. Grazie a questi risultati Djokovic parte leggermente favorito, senza dimenticare che negli ultimi tre incroci Murray l’ha sempre sconfitto, l’ultima volta a Miami nel 2009.

Lo scozzese ha cercato di recuperare in fretta le forze spese nella battaglia ingaggiata con Ferrer, in semifinale, vinta dopo tre ore e 45 di intenso sforzo fisico. Mentre Djokovic arriva alla finale con un giorno in piu’ di riposo. Non dissimili nel gioco (fatto soprattutto di potenti colpi da fondocampo), prevarra’ probabilmente quello che sapra’ essere piu’ ”paziente” ha pronosticato Djokovic: ”Sono curioso di scoprire chi imporra’ il suo ritmo dal fondo”.

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