ROMA – Ci risiamo e adesso rischia di diventare una sorta di tormentone dell’estate pallonara : “Francesco Totti è pigro”. Qualche settimana fa a dire qualcosa di simile (non gli diede frontalmente del pigro ma disse che doveva “liberarsi da una certa pigrizia) era stato il prossimo Dg della Roma Franco Baldini.
Ora, invece, ad attaccare frontalmente il capitano della Roma è il suo ex allenatore, quel Claudio Ranieri con cui la separazione non è stata evidentemente serena.
Il tecnico lo ha detto in un’intervista alla Gazzetta del Sud, lo ha detto per pungere e per “fare più male” ha anche messo il veleno supplementare del paragone con il capitano della Juventus Alessandro Del Piero: “Gli attuali dirigenti lo hanno definito pigro, è un giudizio che condivido. A volte non si allenava con i dovuti ritmi da lunedì a sabato, per questo lo mandavo in panchina”. Quindi il paragone con Del Piero: “Alex, dopo una seduta intensa, non andava via ma continuava a chiamare compagni e a giocare, tirare in porta, provare punizioni e rigori, impegnare i portieri. Totti invece andava subito via. Se gli chiedevi uno sforzo supplementare, prendeva il pallone, ti diceva “lo metto là”, l’esercizio gli riusciva e poi rientrava negli spogliatoi”.
I fatti dicono che lo scorso anno il tecnico di Testaccio in più di una circostanza ha preferito a Totti un Adriano sovrappeso e fuori forma. A chi gli chiedeva il perché ripeteva che i gol di Adriano sarebbero arrivati “sul finale, nella parte decisiva della stagione”. Poi è arrivato il finale di stagione, Ranieri era a casa, Adriano era andato a prendere fischi e peso in Brasile e Totti era in campo a fare quello che fa con regolarità impressionante da quindici anni: gol e assist.
E’ infine curioso che il giudizio sulla presunta pigrizia di Totti venga da un tecnico che, nel corso della passata stagione, è stato accusato da più di qualche addetto ai lavori di aver impostato una preparazione atletica troppo blanda. Il dubbio resta: pigro il tecnico o pigro il capitano